TUTTO mercato WEB
L'obiettivo Icardi e lo spazio dagli addii in attacco per la Juventus
Mauro Icardi è un obiettivo non dichiarato ma segnato per la Juventus. Fabio Paratici, direttore sportivo bianconero, è una trottola: Parigi, Londra, Spagna, Olanda. Milano, Torino, poi Ibiza. La Isla Bonita come culla di un sogno e degli incontri con la rappresentante del calciatore, Wanda Nara. Il tracollo della valutazione dell'argentino, dalla clausola da 110 milioni di euro ai 40 milioni che radiomercato paventa come unica papabile e possibile offerta in arrivo a Milano, è un segnale per un addio segnato. Antonio Conte l'ha messo alla porta e davanti a quella avversaria spera di averlo Maurizio Sarri. Paratici, via intermediari, è al lavoro per la trattativa, certo non facile ma neppure impossibile. Dipenderà molto da quella che sarà la volontà ultima di Zhang, se deciderà di far partire Icardi a cifre non certo faraoniche.
Niente Dybala Quel che rimbalza da Torino è che non ci sarà uno scambio con Paulo Dybala. Perché Icardi alla Juventus è sì operazione tecnica ma pure idea nata dall'occasione della svalutazione del numero nove. La Joya nelle idee della Vecchia Signora invece vale tantissimo, tre cifre, e con Sarri può essere pure rivalutato. Sicché lo scambio alla pari è ben distante dalle idee di mercato di Paratici e Cherubini.
Spazio per Icardi Così servirà cedere. Gonzalo Higuain, in primis, ma non solo. Perché in caso di 4-3-3, ma a prescindere vista anche la folta schiera di centrocampisti in rosa, il parco dei restanti è nutrito: Cristiano Ronaldo, lo stesso Dybala. Poi Bernardeschi, probabilmente anche Douglas Costa a meno di offerte faraoniche che potrebbero arrivare semmai dal PSG. Il problema per la Juventus è che è difficile cedere Mario Mandzukic, l'unica ipotesi concreta oggi si chiama Borussia Dortmund con la Cina sullo sfondo. E poi Moise Kean: rinnova e resta, a oggi la certezza è questa, non ci sono presupposti per entrare nell'affare De Ligt con l'Ajax che vuole cedere solo a titolo definitivo il centrale senza contropartite. Per questo Douglas e Mandzukic sono i maggiori indiziati, in caso di affondo per Icardi. Altrimenti il parco d'attacco resta d'essere troppo affollato.
Niente Dybala Quel che rimbalza da Torino è che non ci sarà uno scambio con Paulo Dybala. Perché Icardi alla Juventus è sì operazione tecnica ma pure idea nata dall'occasione della svalutazione del numero nove. La Joya nelle idee della Vecchia Signora invece vale tantissimo, tre cifre, e con Sarri può essere pure rivalutato. Sicché lo scambio alla pari è ben distante dalle idee di mercato di Paratici e Cherubini.
Spazio per Icardi Così servirà cedere. Gonzalo Higuain, in primis, ma non solo. Perché in caso di 4-3-3, ma a prescindere vista anche la folta schiera di centrocampisti in rosa, il parco dei restanti è nutrito: Cristiano Ronaldo, lo stesso Dybala. Poi Bernardeschi, probabilmente anche Douglas Costa a meno di offerte faraoniche che potrebbero arrivare semmai dal PSG. Il problema per la Juventus è che è difficile cedere Mario Mandzukic, l'unica ipotesi concreta oggi si chiama Borussia Dortmund con la Cina sullo sfondo. E poi Moise Kean: rinnova e resta, a oggi la certezza è questa, non ci sono presupposti per entrare nell'affare De Ligt con l'Ajax che vuole cedere solo a titolo definitivo il centrale senza contropartite. Per questo Douglas e Mandzukic sono i maggiori indiziati, in caso di affondo per Icardi. Altrimenti il parco d'attacco resta d'essere troppo affollato.
Altre notizie
Ultime dai canali
juventusIl Napoli segue Lo Celso
juventusNonge, lo seguono diverse squadre di A
romaImpallomeni: "Sarebbe clamoroso se Thiago Motta restasse al Bologna". AUDIO!
milanTOP NEWS del 24 aprile - Calhanoglu non dimentica, le parole di Scaroni, Tedesco per il dopo Pioli?
milanCapello: "Non vorrei essere nei panni dei dirigenti del Milan nella scelta del nuovo allenatore"
juventusMomblano: 'Futuro Vlahovic dipende da Juve. Vi dico il prezzo di mercato'
juventusGudmundsson, il Tottenham pronto a fare la voce grossa
cagliariCagliari grande con le grandi, ora può giocarsela con tutte. Al rush finale senza paura. Gioco, coraggio, autostima e motivazioni: la ricetta salvezza dei rossoblù
Primo piano