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...con PerinettiTUTTO mercato WEB
© foto di Vincenzo Blandino
lunedì 8 luglio 2019, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

...con Perinetti

“Inter, che entusiasmo. Icardi e Nainggolan rinunce funzionali al progetto. Milan, riparti. Piatek non determina, la squadra dovrà girare. Palermo, che amarezza. E io...”
“Il pubblico interista ha risposto all’arrivo di Conte con il sold out agli abbonamenti e già questa è un’indicazione di gradimento. Le scorie del passato juventino possono rimanere ma la tifoseria ha espresso il suo parere abbonandosi”. Così a TuttoMercatoWeb l’ex dg del Genoa, Giorgio Perinetti.

L’Inter e il mercato: la sensazione è che i nerazzurri saranno protagonisti.
“Siamo all’inizio del mercato, mi pare che la società stia lavorando in maniera funzionale cercando di rinforzare la squadra”.

Icardi e Nainggolan sono fuori dal progetto.
“Rinunce funzionali al progetto di una squadra che deve diventare sempre più competitiva. Le rinunce di qualche giocatore per problemi che potrebbero condizionare l’andamento di una squadra ci può stare”.

Dove vede Icardi il prossimo anno?
“Credo voglia rimanere in Italia. Non penso abbia un grande mercato all’estero... è un problema ma non più di tanto”.

Chi pare ridimensionato è il Milan.
“Ha un momento di ripartenza. Recentemente ha cambiato tanto come società, dirigenti e allenatori. Due anni fa sono stati fatti investimenti poderosi che non sono serviti a creare una squadra. Il Milan sta ricostruendo con attenzione... Giampaolo è un allenatore serio. I rossoneri ripartono...”.


E Piatek, si ripeterà?
“È un terminale offensivo, se la squadra ha problemi nello sviluppo di gioco fa più fatica. Va a chiudere il potenziale della squadra, non lo determina”.

Siete stati bravi a venderlo al momento giusto...
“L’ho sempre detto e ripetuto: la cessione era un’opportunità per creare una plusvalenza e per assecondare la volontà del giocatore. Per quanto riguarda il prossimo anno, Piatek potrà ripetersi se avrà delle opportunità, se la squadra girerà. Poi Giampaolo gli attaccanti sa come farli rendere al meglio”.

Direttore e il suo ex Palermo? Ripartirà dalla D...
“Una pagina amara per il sistema calcio. Prima il Bari, ora il Palermo. Spero che i rosanero facciano proprio come il Bari”.

Accetterebbe una chiamata dalla D per far tornare alla ribalta I rosanero?
“90, 2000, 2010... ogni dieci anni sono stato chiamato dal Palermo. In certe città conta la passione e non la categoria. Oggi il Palermo deve trovare una proprietà stabile, poi il resto viene da se”.