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Currò (Repubblica): "Atalanta gioca per segnare un gol in più"
Enrico Currò, firma di Repubblica gioca Dinamo Zagabria-Atalanta, partita che inaugurerà la stagione europea di Champions League per i nerazzurri, alla prima partita in assoluto nella massima competizione europea.
Che Gasperini ha visto per la sua prima in Champions?
"L'ho visto molto concentrato, quando è così... per lui è l'ennesima sfida, le vive così, è un allenatore avanguardista, che sperimenta nuove frontiere di gioco. Portare l'Atalanta con le sue idee in Europa, in Champions, è una grandissima prova".
Con l'Everton non patì più di tanto l'esordio.
"Penso che il difficile sia l'impatto con la Champions, a prescindere dagli avversari che poi sono due: il City sembra fuori portata. Credo che il problema sia il non accusare un palcoscenico diverso più di qualsiasi altro. La Dinamo non è di primo piano a livello europeo, però ha più esperienza rispetto a quella inesistente dell'Atalanta".
Quale sarà la chiave tattica?
"L'Atalanta che gioca nel solito modo, come in Italia, cercando di segnare un gol più degli avversari qui che non c'è il gol che vale doppio. È una cosa banalissima ma è il grande segreto dell'Atalanta, fa rimonte straordinarie, gioca in trasferta come in casa".
Quanto sarà importante il pubblico?
"È un fattore che non si può ignorare, forse il più importante quando si gioca in questi posti. Spesso però l'Atalanta è stata in grado di disarmare stadi inviolabili e poi ha vinto. L'incognita è proprio il fatto che di solito giochi nello stesso modo. Quando le cose vanno bene finiscono benissimo, ma può anche andare male. Speriamo nella prima, perché al di là del metodo di gioco di Gasperini l'Atalanta è certamente superiore".
Che Gasperini ha visto per la sua prima in Champions?
"L'ho visto molto concentrato, quando è così... per lui è l'ennesima sfida, le vive così, è un allenatore avanguardista, che sperimenta nuove frontiere di gioco. Portare l'Atalanta con le sue idee in Europa, in Champions, è una grandissima prova".
Con l'Everton non patì più di tanto l'esordio.
"Penso che il difficile sia l'impatto con la Champions, a prescindere dagli avversari che poi sono due: il City sembra fuori portata. Credo che il problema sia il non accusare un palcoscenico diverso più di qualsiasi altro. La Dinamo non è di primo piano a livello europeo, però ha più esperienza rispetto a quella inesistente dell'Atalanta".
Quale sarà la chiave tattica?
"L'Atalanta che gioca nel solito modo, come in Italia, cercando di segnare un gol più degli avversari qui che non c'è il gol che vale doppio. È una cosa banalissima ma è il grande segreto dell'Atalanta, fa rimonte straordinarie, gioca in trasferta come in casa".
Quanto sarà importante il pubblico?
"È un fattore che non si può ignorare, forse il più importante quando si gioca in questi posti. Spesso però l'Atalanta è stata in grado di disarmare stadi inviolabili e poi ha vinto. L'incognita è proprio il fatto che di solito giochi nello stesso modo. Quando le cose vanno bene finiscono benissimo, ma può anche andare male. Speriamo nella prima, perché al di là del metodo di gioco di Gasperini l'Atalanta è certamente superiore".
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