Napoli, Ancelotti domina pure cambiando 8 elementi e gioco
La formazione impostata può rappresentare un messaggio a tutte le medio-piccole. Quest'anno è inutile chiudersi piazzando il pullman perché il Napoli ha anche l'arma della fisicità con due punte fisiche e sette saltatori sul metro e novanta su angoli e palle inattive create a ripetizione. Dalla squadra dei piccoletti a quella dei giganti.
E nel cuore dell'area, su ogni palla vagante, in questo momento Fernando Llorente sembra sapere prima dove finisce ogni singola palla vagante. Così sblocca la partita, sfruttando un tiro rimpallato di Milik, e poi firma la doppietta per il 4-1 finale, con nel mezzo anche il rigore procuratore per il raddoppio di Insigne e tanto lavoro per la squadra difendendo palla nell'unica fase di pressione del Lecce dopo il 3-0, firmato Fabian con un sinistro fantastico sotto gli occhi di Abidal del Barcellona presente in tribuna. Il Napoli che sfrutta la trasferta dunque anche per migliorare la condizione generale delle seconde linee, per proseguire al top questo tour de force che ora riserva agli azzurri due gare di fila in casa (Cagliari e Brescia). Ed Ancelotti potrà contare sulla freschezza di addirittura otto undicesimi risparmiati ieri: Meret, Di Lorenzo, Manolas, Mario Rui, Allan, Callejon, Mertens e Lozano. La forza del turnover e di una rosa mai così profonda.