Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / napoli / Serie A
TMW RADIO - L'ex FIGC Valentini: "Via la finale di Champions da Istanbul"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 15 ottobre 2019, 08:01Serie A
di TMWRadio Redazione

TMW RADIO - L'ex FIGC Valentini: "Via la finale di Champions da Istanbul"

A parlare di Nazionale e non solo in studio a Maracanà, trasmissione del pomeriggio di TMW Radio, è stato l'ex dirigente Figc Antonello Valentini.

A parlare di Nazionale e non solo in studio a Maracanà, trasmissione del pomeriggio di TMW Radio, è stato l'ex dirigente Figc Antonello Valentini.

Sul caso Turchia-curdi
"Una cosa è fare il saluto militare come ha fatto la Nazionale turca e Under, che sarà penalizzato dalla Uefa, altra cosa è la finale di Champions. Per me si deve revocare la finale di Istanbul. Il calcio deve dare un segnale inequivocabile, come stanno facendo alcuni governi e l'UE in primis. Non possiamo rimanere indifferenti. Non è difficile farlo, c'è molto tempo ancora. I motivi organizzativi non possono essere tirati in ballo, perché manca ancora molto tempo. Parole di Uva? Per fortuna rappresenta non la Federazione Italiana, perché fu nominato da Carlo Tavecchio, ma se stesso".

Sulle Nazionali
"Capisco le lamentele dei club per gli infortuni, è stato sempre così. La creazione della Nations League e il nuovo criteri odi qualificazione che raggruppa in certi periodi le partite più delicate, ha già dato una mano. Gli infortuni sono all'ordine del giorno, basti vedere anche il campionato".

Sulla Nazionale di Mancini
"Percepisco l'entusiasmo e la voglia di rinascere. Abbiamo ancora i lividi della gestione Tavecchio-Ventura, la mancata qualificazione a Russia 2018 rimane un macigno. Mancini sta facendo bene ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Mi sembra di rivedere il percorso di Vicini, che portò dalla sua Under 21 tutti nella maggiore. Sta sfruttando benissimo i talenti azzurri. Certo è che il mercato estivo non ha aiutato Mancini, visto che i club sono imbottiti di stranieri. Mancini si porta dietro il cruccio di non aver disputato nessuna partita di Italia '90, pur essendo il pupillo di Vicini. Non ha avuto in Nazionale il successo meritato, magari se lo prende da ct. La qualificazione con tre turni di anticipo è qualcosa di storico, deve essere utile a Mancini per continuare a costruire la squadra. Si deve sperimentare ancora e trovare gli equilibri giusti in funzione degli Europei e anche dei Mondiali del Qatar del 2022".


Su Usa '94
"I rigori si sbagliano, la storia della Nazionale ce lo dice. Per fortuna nel 2006 ci prendemmo la rivincita. Sacchi non ti faceva respirare, non voleva troppe risate, fu un Mondiale molto difficile. Baggio ci aveva salvato, ma forse quella partita non doveva giocarla. Ci salvò dalla gogna contro la Nigeria. Aveva un problema alla coscia e non riusciva a calciare benissimo. Insistette per giocare. Prendemmo in affitto una sala nell'albergo e facemmo lì il provino prima della partita. Prevalse un debito di gratitudine nei suoi confronti. Facemmo solo un errore: non ci trasferimmo immediatamente ma rimanemmo nel ritiro vicino a New York e non recuperarono i giocatori tutte le energie necessarie".

Sul ct a cui è più legato
"Ne ho vissuti tanti, ho vissuto una esperienza umana straordinaria. Conservo un rapporto di stima e amicizia con tutti i ct, anche con Donadoni. Questo a conferma di un rapporto sincero".

Sui Mondiali 2002 e i tecnici italiani
"Non meritavamo di andare fuori, Trapattoni fu confermato alla guida della Nazionale, cosa mai accaduta quando si fallisce un Mondiale. Chi ha raccolto di meno in Nazionale Sacchi e Prandelli. Prandelli non lavora perché non ha un agente, ha ragione a dirlo. E' questo il motivo. Meriterebbe di essere in panchina in Serie A. Dispiace che Preziosi lo scorso anno lo abbia liquidato con eccessiva facilità".

Su Balotelli
"E' un ragazzo di buona indole, eccessivo in tutto. Non è mai maturato fino in fondo. Magari il fatto di essere tornato a Brescia gli dia serenità. E' stato un personaggio televisivo, non ha contribuito a fare gruppo. Abbiamo provato a inserirlo ma lui si isolava".