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TMW RADIO - Lucarelli: "Piatek, periodo no al Milan ma è un bomber"
Per parlare dei temi del momento è intervenuto a TMW Radio, durante Maracanà, l'ex attaccante Cristiano Lucarelli. Ecco le sue parole:
Su Piatek
"Il giocatore è un bomber, ma purtroppo ci sono dei momenti nella carriera in cui la palla non va dentro neanche con le mani. Io lo passai al Torino, quando ne feci solo uno. Può capitare. Ma il ragazzo a Genova ha segnato subito, a Milano pure. Un po' ora c'ha messo del suo, poi per una parte della stampa era in crisi già alla terza giornata. Ha abituato bene tutti, lo si è fatto passare molto prima come un attaccante in crisi e forse ha subìto la pressione".
Sugli attaccanti della Serie A
"Il più funzionale è Dzeko, riesce a fare gol ma è importante anche nella costruzione del gioco della squadra. Lukaku lo si potrà apprezzare meglio quando starà meglio fisicamente. Immobile è uno invece che fa fare il salto di qualità alla squadra segnando, il meglio lo dà attaccando gli spazi e finalizzando".
Su Lukaku e Icardi
"Icardi scapolo è meglio di Luaku (scherza, ndr). Fino a qualche anno fa, ha tenuto l'Inter in piedi da solo. Da quando ha dato pieni poteri alla moglie, sapendo che si potevano creare problemi nel gruppo, sono arrivati i problemi. Nel momento in cui fai quella scelta, sai che vai a creare delle turbative. E non è questione di sessismo, perché ci sono ottime procuratrici ma non sono mogli dei giocatori che assistono".
Sulle parole di Milik
"Il Napoli negli ultimi anni ha fatto grandissime cose. Ha potuto contare sempre su 13-15 titolari, che alla fine di un annata riuscivano a ritagliarsi un po' di spazio. Oggi ha 20-21 titolari potenziali, e questo aumenta la competitività. Ha tanti giocatori per ruolo e qualche mal di pancia può venire fuori. Ma piano piano si abitueranno. Ancelotti fa le scelte anche sulla base di ciò che vede in settimana. Magari anche Milik si deve chiedere se trasmette i giusti segnali al tecnico".
Sul caso Turchia
"Sono favorevole a spostare la finale di Champions a Istanbul. Il gesto dei giocatori? E' solo un gesto di paura. Uva? Lui dice che la Fifa non è l'Onu ma deve pensare all'ordine pubblico e alla sicurezza di chi andrà a vedere quella finale".
Su Piatek
"Il giocatore è un bomber, ma purtroppo ci sono dei momenti nella carriera in cui la palla non va dentro neanche con le mani. Io lo passai al Torino, quando ne feci solo uno. Può capitare. Ma il ragazzo a Genova ha segnato subito, a Milano pure. Un po' ora c'ha messo del suo, poi per una parte della stampa era in crisi già alla terza giornata. Ha abituato bene tutti, lo si è fatto passare molto prima come un attaccante in crisi e forse ha subìto la pressione".
Sugli attaccanti della Serie A
"Il più funzionale è Dzeko, riesce a fare gol ma è importante anche nella costruzione del gioco della squadra. Lukaku lo si potrà apprezzare meglio quando starà meglio fisicamente. Immobile è uno invece che fa fare il salto di qualità alla squadra segnando, il meglio lo dà attaccando gli spazi e finalizzando".
Su Lukaku e Icardi
"Icardi scapolo è meglio di Luaku (scherza, ndr). Fino a qualche anno fa, ha tenuto l'Inter in piedi da solo. Da quando ha dato pieni poteri alla moglie, sapendo che si potevano creare problemi nel gruppo, sono arrivati i problemi. Nel momento in cui fai quella scelta, sai che vai a creare delle turbative. E non è questione di sessismo, perché ci sono ottime procuratrici ma non sono mogli dei giocatori che assistono".
Sulle parole di Milik
"Il Napoli negli ultimi anni ha fatto grandissime cose. Ha potuto contare sempre su 13-15 titolari, che alla fine di un annata riuscivano a ritagliarsi un po' di spazio. Oggi ha 20-21 titolari potenziali, e questo aumenta la competitività. Ha tanti giocatori per ruolo e qualche mal di pancia può venire fuori. Ma piano piano si abitueranno. Ancelotti fa le scelte anche sulla base di ciò che vede in settimana. Magari anche Milik si deve chiedere se trasmette i giusti segnali al tecnico".
Sul caso Turchia
"Sono favorevole a spostare la finale di Champions a Istanbul. Il gesto dei giocatori? E' solo un gesto di paura. Uva? Lui dice che la Fifa non è l'Onu ma deve pensare all'ordine pubblico e alla sicurezza di chi andrà a vedere quella finale".
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