Napoli, caso Insigne e rinnovi: tornado ADL su una squadra piatta
ADL ha totalmente spento i rumors - limitati, per la verità - di una discussione con Ancelotti, confermandolo e auspicando una lunga permanenza, andando ad attaccare duramente chi come Insigne invece col tecnico (e la piazza) ha avuto contrasti. "Il problema di Insigne non lo risolvo io, non lo risolve Raiola, ma lo deve risolvere Insigne in primis. Deve capire da grande cosa vuole fare - ha detto De Laurentiis -, ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli. Io lo capisco, lo proteggo, ma c'è bisogno che lui si tranquillizzi. Se è meno in forma, a giudizio dell'allenatore che non lo utilizza, non può uscirsene con battute o atteggiamenti quasi di sfida". Uscita ribadita anche alla radio ufficiale, seppur con più ottimismo sul futuro: "E' un gran giocatore, a Napoli però è sempre stato l'eterno incompreso.
Raiola gli ha già fatto capire che deve darsi da fare. Spero che l'incontro con Raiola abbia chiarito tutto con l'allenatore e con lo spogliatoio". Ancora più duri i toni con Mertens e Callejon, che da quasi un anno valutano la proposta di rinnovo del club per tre anni alle stesse cifre attuali, ma anche quelle fuori mercato dalla Cina: "Non sono assolutamente disposto a fare uno sforzo importante. Se uno vuole vivere due o tre anni di m... in Cina, questo è un problema suo. Io non posso considerare la Cina una concorrenza". Dichiarazioni che sono un messaggio anche ai relativi agenti, considerando che ADL non è nuovo a mettere in piazza quelle trattative che non accetta di non riuscire a sbloccare. Il campo, intanto, già da domani ci aiuterà a capire la loro reazione, la voglia di andare avanti, nel caso di Insigne di ripartire da zero, oppure se sono avviati gradualmente ad eclissarsi - seppur inconsciamente - fino al mercato estivo.