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LIVE TMW - Italia, Cistana: "Meglio giocare in Serie D che in Primavera"
12.25 - Fra poco, nel centro tecnico di Coverciano, parlerà Andrea Cistana, con Gaetano Castrovilli e Riccardo Orsolini.
Inizia la conferenza stampa. "Per me è stato emozionante, importante. Un riconoscimento degli ultimi anni, perché all'inizio non è stato facile. Ho fatto un bel po' di gavetta fra C e D. L'anno scorso è stato molto duro, la B non è semplice. Siamo riusciti a vincere. I risultati ora non stanno arrivando, ma sono molto contento di imparare un sacco di cose".
Dove ti pensi fra due anni.
"Se mi avessi chiesto questa cosa due anni fa... avrei voluto giocare titolare in C. Intanto speriamo di imparare. Io ho cantato Venditti, che fantastica storia è la vita, ma a differenza dei miei compagni sono stonato".
Balotelli ti ha detto qualcosa?
"Ho parlato poco, mi ha fatto i complimenti come tutti i compagni. Era contento per me, niente di più, non abbiamo approfondito il discorso più di tanto".
C'è un episodio che ha fatto scattare la molla?
"Non credo, la convocazione non arriva per una singola gara. Credo ci sia stato un lavoro che ha portato i suoi frutti".
Crede in una convocazione all'Europeo.
"Come per Orsolini, non posso dire che la cosa non mi tocchi. Quello che sarà sarà".
Cosa ha portato l'esperienza in categorie minori?
"La B mi ha fatto crescere e maturare tantissimo. Onestamente anche gli altri campionati, in altre categorie. Sono stati mattoncini che mi hanno aiutato a maturare e a essere dove sono ora. Idolo? Mi piacerebbe solo far parte di un gruppo del genere e vivere le emozioni".
In Serie A è difficile vedere nuovi giovani.
"Sono d'accordo con Orsolini, non è tanto per noi. Capisco che a certi livelli, appena si sbaglia, si tende ad accantonare. È importante dare fiducia per arrivare più in alto a livello internazionale".
Cosa si aspettava dalla Nazionale?
"Nessuno discute a livello tecnico-tattico. Mi ha impressionato come determinati campioni si sono approcciati con noi, la loro semplicità, nonostante abbiano giocato un sacco di partite in Serie A o in Nazionale".
Meglio partire dai dilettanti oppure con le seconde squadre?
"Io non ho mai giocato contro una seconda squadra, ho fatto due anni in Primavera e dopo il ritiro con la prima squadra sono finito in Serie D. Lo avevo visto come una sconfitta, non volevo proprio andarci. Dovessi tornare indietro lo farei un anno prima, anticipare il tutto. Se devi farla è meglio crescere, mettere il mattoncino. Ci sono giocatori in grado di saltare determinati passaggi. Molto più formativa la Serie D che la Primavera".
Finisce la conferenza stampa.
Inizia la conferenza stampa. "Per me è stato emozionante, importante. Un riconoscimento degli ultimi anni, perché all'inizio non è stato facile. Ho fatto un bel po' di gavetta fra C e D. L'anno scorso è stato molto duro, la B non è semplice. Siamo riusciti a vincere. I risultati ora non stanno arrivando, ma sono molto contento di imparare un sacco di cose".
Dove ti pensi fra due anni.
"Se mi avessi chiesto questa cosa due anni fa... avrei voluto giocare titolare in C. Intanto speriamo di imparare. Io ho cantato Venditti, che fantastica storia è la vita, ma a differenza dei miei compagni sono stonato".
Balotelli ti ha detto qualcosa?
"Ho parlato poco, mi ha fatto i complimenti come tutti i compagni. Era contento per me, niente di più, non abbiamo approfondito il discorso più di tanto".
C'è un episodio che ha fatto scattare la molla?
"Non credo, la convocazione non arriva per una singola gara. Credo ci sia stato un lavoro che ha portato i suoi frutti".
Crede in una convocazione all'Europeo.
"Come per Orsolini, non posso dire che la cosa non mi tocchi. Quello che sarà sarà".
Cosa ha portato l'esperienza in categorie minori?
"La B mi ha fatto crescere e maturare tantissimo. Onestamente anche gli altri campionati, in altre categorie. Sono stati mattoncini che mi hanno aiutato a maturare e a essere dove sono ora. Idolo? Mi piacerebbe solo far parte di un gruppo del genere e vivere le emozioni".
In Serie A è difficile vedere nuovi giovani.
"Sono d'accordo con Orsolini, non è tanto per noi. Capisco che a certi livelli, appena si sbaglia, si tende ad accantonare. È importante dare fiducia per arrivare più in alto a livello internazionale".
Cosa si aspettava dalla Nazionale?
"Nessuno discute a livello tecnico-tattico. Mi ha impressionato come determinati campioni si sono approcciati con noi, la loro semplicità, nonostante abbiano giocato un sacco di partite in Serie A o in Nazionale".
Meglio partire dai dilettanti oppure con le seconde squadre?
"Io non ho mai giocato contro una seconda squadra, ho fatto due anni in Primavera e dopo il ritiro con la prima squadra sono finito in Serie D. Lo avevo visto come una sconfitta, non volevo proprio andarci. Dovessi tornare indietro lo farei un anno prima, anticipare il tutto. Se devi farla è meglio crescere, mettere il mattoncino. Ci sono giocatori in grado di saltare determinati passaggi. Molto più formativa la Serie D che la Primavera".
Finisce la conferenza stampa.
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