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Prova di maturità
L'Italia non ha mai sottoportato le amichevoli. Così come le partite di qualificazione che non contavano nulla, rischiando spesso la figuraccia, pure quando - alla fine - arrivava una vittoria. Così contro l'Armenia, dopo dieci vittorie consecutive - e allargando lo spettro 11 affermazioni e 2 pareggi nelle ultime 13 gare - ci può essere l'ennesima prova di maturità. Per un'Italia non più abituata a speculare sul risultato, bensì a giocare per essere tranquilli e sopra di due o tre gol, quella contro l'Armenia (senza Mkhitaryan, il giocatore più rappresentativo) può essere l'ennesima opportunità per mostrare potenzialità.
IN ATTESA DI MARZO - Quella di domani sera potrebbe essere anche un modo per testare qualche giocatore che è sul filo per la convocazione finale.
IN ATTESA DI MARZO - Quella di domani sera potrebbe essere anche un modo per testare qualche giocatore che è sul filo per la convocazione finale.
Perché, come dice Mancini, ci sono moltissimi già sicuri del posto e solamente 6-7 sono in bilico. Possibile quindi che si veda una Nazionale con molte motivazioni più per il singolo che per l'intero organico. Anche perché per arrivare in Qatar, a marzo, nella tournée che probabilmente si giocherà contro due avversari di primo livello (Croazia probabile, poi Francia, Spagna o Germania) servirà dimostrare qualcosa in più.
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