Napoli, torna lo spirito giusto: Insigne conquista semifinale e San Paolo
Non vince un Napoli scintillante, ma che riesce ad andare al di là degli episodi e portarli anche dalla sua parte. Non manca un errore individuale grave, anzi probabilmente doppio: Hysaj prima commette fallo da rigore e poi incassa il secondo giallo per un fallo ingenuo a centrocampo.
Scivolata toglie e scivolata dà: il Napoli, che aveva subito gol scivolando contro l'Inter ed al 94' contro il Parma, viene graziato da Immobile che perde l'appoggio dal dischetto. Poi Lucas Leiva s'infervora con l'arbitro per un giallo sicuramente eccessivo e ristabilisce la parità numerica. La ripresa è di estrema sofferenza, ma è lì che il Napoli dimostra che ha la testa giusta per resistere e compattarsi. E chiaramente anche le caratteristiche e l'organizzazione per difendersi e provare anche a chiuderla (pareggiando i due legni colpiti dalla Lazio): a destra c'è la copertura di Callejon (scalato dietro dopo il rosso) e di Di Lorenzo, tornato laterale con l'ingresso di Luperto, sull'altra fascia è Insigne (poi Zielinski) a fare il terzino e centralmente Demme conferma di essere quello che mancava. L'ex Lipsia conquista il San Paolo senza strafare: esce bene dalla pressione, smista il gioco senza rischi e protegge la difesa, assorbendo gli inserimenti centrali della Lazio senza rinunciare a mordere le caviglie fino al 95'. Un tassello prezioso che aiuta il Napoli, un giorno all'improvviso, a ritrovarsi.