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ESCLUSIVA TMW - Bozza per l'estensione dei contratti, Grimaldi: "Si sta facendo grande confusione"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
sabato 20 giugno 2020, 18:42Serie A
di Raimondo De Magistris
esclusiva

Bozza per l'estensione dei contratti, Grimaldi: "Si sta facendo grande confusione"

Consulente del lavoro dal 1997, procuratore dal 1995. Mariano Grimaldi è voce autorevole e critica per commentare le linee guida della FIGC a cui stanno lavorando Federazione, Leghe, club e AIC.
La strada intrapresa per i calciatori in prestito è quella di scaglionare in 14 mesi lo stipendio annuale per la stagione 2019/20, per poi accorpare in 10 mesi lo stipendio per la stagione successiva. In pratica, i calciatori in prestito non percepiranno un euro per i prossimi due mesi, recuperando poi quei soldi nei dieci mesi successivi.

Stipendi da pagare in 14 mensilità invece che in 12 per la stagione 2019/20. La Figc, nelle sue linee guida, ha di fatto messo sullo stesso piano tesseramento e contratto di lavoro.
"A mio avviso si sta facendo un enorme confusione. il tesseramento è disciplinato dalla FIGC che, in virtù del potere conferitogli dall'ultimo DPCM, ha allungato i tesseramenti in corso fino al 31/8. Ciò significa che qualunque tesserato non può essere ritesserato e quindi disponibile per partite ufficiali prima di quella data.
Il rapporto di lavoro subordinato (il calciatore è un lavoratore subordinato) è disciplinato dall'art 2094 del codice civile dove il principio fondamentale è il sinallagma contrattuale (dare/avere): il lavoratore presta il proprio lavoro e il datore di lavoro paga il corrispettivo (stipendio mensile) in virtù di un contratto stipulato da dove si evincono entrambe le manifestazioni di volontà. Questo principio non può essere derogato da nessuna altra parte e da nessuna linea guida e quindi non può mai essere imposto. Va da sé che se si chiede una prestazione per due mesi in più fino al 31/8 questa debba essere retribuita per le mensilità di luglio e agosto e questo accordo per essere efficace deve essere sottoscritto da tutte le parti del contratto di lavoro".

Nelle linee guida è stato deciso che la mensilità di giugno viene tripartita in giugno, luglio e agosto. Quali saranno le scadenze per questi pagamenti?
"Le scadenze federali per il pagamento degli stipendi le stabilisce la FIGC e anche quelli relativi alle scadenze di marzo aprile e maggio sono state posticipate entro il rilascio delle licenze nazionali. Mi sembra veramente curioso che lo stipendio di giugno possa essere pagato prima degli altri che sono antecedenti ma, ripeto, l'ultimo DPCM ha dato poteri assoluti alla FIGC e bisogna prenderne atto".

Restano pur sempre delle linee guida, col rischio che in molti casi l'accordo possa saltare perché nell'immediato ai calciatori in prestito viene garantito uno stipendio più basso.
"E' chiaro che questa problematica è stata oltremodo sottovalutata ma senza manifestazioni di volontà dei diretti interessati si rischia di avere un proseguo di campionato dove una delle parti in oggetto non sia disponibile e quindi il calciatore non partecipi al finale di stagione pur non potendo essere disponibile per competizioni ufficiali con un'altra società".


Nei prestiti con diritto di riscatto, s'è valutata anche la possibilità di far entrare in vigore per luglio e agosto i contratti in caso di riscatto. Come mai non è stata più adottata questa soluzione?
"Chi ha un contratto anche per il periodo che va oltre il 1° luglio il problema non dovrebbe porsi, ma poi leggo che gli vorrebbero pagare il loro corrispettivo a partire da 1° settembre e mi sembra una stortura assoluta che va contro qualsiasi dispositivo legislativo. Tutte queste problematiche possono essere risolte solo nel rispetto dei contratti o con modifiche accettate dalle parti e anche per chi non ha contratto (prestiti secchi o contratti in scadenza) c'è bisogno di un accordo con tutte le parti del negozio giuridico. Altrimenti fine delle trasmissioni".
Stando alle linee guida, cosa può succedere in caso di mancato accordo per la proroga dei prestiti? Non c'è il rischio che la società proprietaria del cartellino possa non prorogare il prestito per ragioni sportive falsando quindi il rush finale?
"E' chiaro che, siccome c'è bisogno di accordi tra le parti in causa, ci si può aspettare di tutto perché a pochi giorni dalla deadline del 30 giugno francamente la vedo dura a trovare accordi che accontentano tutti. E poi non dimentichiamoci mai che siamo in italia e che non ci facciamo mai mancare nulla".

Quale, a tuo avviso, sarebbe stata la migliore soluzione?
"L'unica soluzione è quella prevista dal codice civile per i contratti di lavoro subordinato, oppure in subordine di trovare un accordo tra le rispettive parti. Ma la domanda è un'altra: perché ci si è posti il problema solo adesso quando si poteva affrontare il problema quattro mesi fa? Io penso che da questa empasse difficilmente se ne esca a breve e il rischio di un proseguo del campionato con rose ridotte da questi problemi sia quantomeno verosimile. E quando parlo di rischio, mi riferisco sia alle società che ai calciatori perché per fare gli accordi bisogna essere in due se non tre nei casi di prestiti con o senza diritto di riscatto".

Che valore hanno queste linee guida per i prestiti internazionali? Quale vantaggio, ad esempio, avrebbe il Manchester United nel prorogare il prestito di Smalling?
"Anche nei prestiti internazionali c’è bisogno di accordi, ma lì il problema può essere ancora più amplificato perché la fine di questa stagione e l’inizio della prossima (vedi Francia e Germania) sono diverse dalla nostra".

Non pensi che le big, che hanno tanti giocatori in prestito, escano penalizzate da questo accordo?
"Assolutamente. Anche su questo nessuno ha pensato a quelle socetà che hanno molti giocatori in prestito perché andrebbero a remunerare dipendenti che per due mesi lavorano per un altro club. Ma come ho detto prima, questa ipotesi non ha nessun fondamento in diritto".