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Questo Sassuolo può essere il Leicester della Serie A?TUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
lunedì 23 novembre 2020, 18:40Il corsivo
di Simone Bernabei

Questo Sassuolo può essere il Leicester della Serie A?

Schmeichel, Simpson, Huth, Morgan, Fuchs, Mahrez, Drinkwater, Kante, Albrighton, Okazaki, Vardy. Ve li ricordate? Sono i campioni di Premier League del 2015/2016. Sono, semplicemente, i giocatori del Leicester di Claudio Ranieri. Quello che mise in fila alle proprie spalle Manchester City, United, Tottenham, Chelsea, Liverpool, Arsenal… Un miracolo sportivo per molti irripetibile, anche se il calcio ciclicamente regala storie e sogni della portata di quello delle Foxes. Dilly ding dilly dong, tintinnava Sir Claudio nei giorni in cui il sogno si avvicinava a diventare realtà. Un rumore che evidentemente non può ancora fare Roberto De Zerbi, ma che il suo Sassuolo si augura almeno di poter arrivare a fare, al netto del risultato finale. Già, per i neroverdi attualmente secondi in classifica dietro al Milan anche solo arrivare a poterne parlare, sarebbe un traguardo impensabile. Ma come detto oggi il Sassuolo è da considerare a tutti gli effetti una contender. Magari non durerà, ma la speranza per di poter vivere un nuovo sogno Leicester esiste. Nelle menti dei giocatori, ma pure in quella dei tifosi di tutta Italia.

Parallelismi sì, similitudini no - Anzitutto lo stile di gioco, la filosofia.

Entrambe le squadre hanno uno stile di gioco proprio e riconoscibile, base di partenza per ogni successo in ambito calcistico. Ma… il Sassuolo basa le proprie fortune attuali sul gioco, sulla qualità tecnica e sull’occupare gli spazi anche senza palla. Quel Leicester era squadra dal timbro ben diverso: Ranieri aveva fatto un capolavoro nella gestione del gruppo e nel creare alchimia fra tutte le componenti, in campo però si vedevano poco possesso palla e tante tante ripartenze, veloci e mortifere e che avevano in Vardy il terminale offensivo giusto. Se a livello di concorrenza le due storie sono in parte assimilabili - quella Premier come questa Serie A era nata senza un padrone evidente e con tante squadre pronte a togliersi punti a vicenda - la partenza del Sassuolo è addirittura migliore di quella degli inglesi: dopo 8 giornate gli uomini di Ranieri avevano raccolto 15 punti, il Sassuolo è già a 18. Ancora: i campioni di Premier 2015/2016, in quella splendida cavalcata, furono accompagnati, spinti, sostenuti, da un King Power Stadium al massimo del proprio splendore. 32.312 spettatori che spingevano i giocatori in ogni gara casalinga, ovviamente qualcuno meno nelle trasferte. Un fattore, senza dubbio. Che oggi non può esser messo sulla bilancia per le note ragioni sanitarie che tutti conosciamo. Un plus per spiegare come le premesse, in fondo, siano ben diverse. Ma, ancor più in fondo, i sogni difficilmente vanno dietro a premesse e dati di fatto.