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Sampdoria, Audero: "Il Milan non è una novità, ma il primato sì. Nazionale? Un obiettivo"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 1 dicembre 2020, 22:00Serie A
di Simone Lorini

Sampdoria, Audero: "Il Milan non è una novità, ma il primato sì. Nazionale? Un obiettivo"

Emil Audero, portiere della Sampdoria, parla a Radio Sportiva dopo il pari di Torino, che l'ha visto come uno dei grandi protagonisti con diverse parate decisive: "Un punto che non smuove più di tanto la classifica ma che aiuta il morale dopo qualche battuta d'arresto. Era imperativo non perdere. Ieri tanti interventi, per fortuna alcuni anche importanti. A fine partita ero contento, non lo sento come un derby. Ma giocare a Torino per me è sempre bello giocare e tornare, sentendo aria di casa".

Il Milan prossimo avversario della Sampdoria: sorprende il primato in classifica dei rossoneri?
"Sicuramente il Milan aveva fatto vedere belle cose nel post lockdown. Una squadra che era in salute e proponeva un bel calcio. Forse non mi aspettavo che dopo dieci giornate fosse al primo posto, ma secondo me il Milan non è una novità. Aveva fatto vedere cose interessanti anche la scorsa stagione, sarà una partita difficile, tosta. Ma secondo me siamo una squadra che può dare del filo da torcere a chiunque".

Samp chiamata al salto di qualità con Candreva e Adrien Silva, aspettando Keita?
"Devo dire che quest'anno il mercato è stato più che positivo e si è visto. Ci aspettiamo che questi innesti nuovi facciano il loro lavoro, come il resto della squadra. Il nostro obiettivo è quello di dare continuità e di centrare la salvezza il prima possibile. Una volta raggiunta, uno può parlare e fare discorsi di qualsiasi altro tipo. Per ora gli innesti nuovi hanno fatto belle cose. Da parte di tutti ci si aspetta non dico un salto di qualità ma una mentalità diversa rispetto all'anno scorso".


Il sogno della nazionale maggiore:
"Nella mia crescita personale e nei miei obiettivi, la maglia azzurra è uno dei miei sogni, uno dei miei obiettivi. Ad oggi io ho sempre giocato gare con le giovanili, la convocazione con la nazionale maggiore sarebbe la chiusura di un ciclo. Un obiettivo importante che però non deve essere un qualcosa di negativo. Non ci devi pensare troppo. Una cosa che arriva con le prestazioni. Nella mia testa c'è questo obiettivo. Ma ci si deve lavorare serenamente".

Un giudizio sulla Juventus di Pirlo, che lei conosce molto bene?
"Essendo cresciuto nelle giovanili, diciamo che sono affezionato a quel mondo che mi ha costruito come uomo e come calciatore. Fa piacere rivedere quello che tra virgolette è stato un compagno che ho visto da lontano e più da più vicino nei panni di allenatore. Un allenatore che si è preso sicuramente dei rischi ma ha fatto vedere anche delle belle cose. Son contento per lui e penso che possa dare veramente tanto. Perché a livello di conoscenze è più che preparato".