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Ceferin torna a minacciare i 12 club ribelli: "Ci saranno conseguenze per tutti, lo sanno bene"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 23 aprile 2021, 20:23Serie A
di Michele Pavese

Ceferin torna a minacciare i 12 club ribelli: "Ci saranno conseguenze per tutti, lo sanno bene"

Aleksander Ceferin torna all'attacco e lo fa attraverso Associated Press. Nel mirino del presidente della UEFA ci sono i 4 club "ribelli" che non hanno ancora annunciato ufficialmente di abbandonare il progetto della Superlega: "Sebbene la Superlega sia implosa dopo essere stata rapidamente abbandonata dalla maggior parte dei partecipanti, Real Madrid, Barcellona, ​​Juventus e Milan non hanno lasciato il progetto e potrebbero subire alcune conseguenze", ha detto Ceferin. "È chiaro che i club dovranno decidere se sono un club di Superlega o se sono un club europeo. Nel primo caso, non giocheranno in Champions League, ovviamente. Se sono pronti a farlo, possono giocare nella loro stessa competizione. Stiamo ancora aspettando la perizia legale e poi valuteremo, ma tutti dovranno affrontare le conseguenze per le loro decisioni e lo sanno bene. C'è però una situazione molto diversa tra i club che hanno ammesso il proprio errore e hanno abbandonato il progetto e tutti gli altri, che invece non vogliono credere che sia tutto finito nonostante lo sappiano".

La delusione e la ricostruzione: "Era nell'aria da diverso tempo, sapevamo che sarebbe potuto accadere ma non che stesse succedendo.

Continuavo a pensare che le persone non potessero mentire così tanto: se avessero voluto farlo, non avrebbero tenuto la riunione dell'ECA venerdì scorso. Il modo in cui hanno operato è stato il peggiore possibile. Il giorno peggiore è stato sabato, perché ho capito che si trattava di un vero tradimento, che alcune persone ci avevano mentito per anni. È stato abbastanza strano perché non sapevo cosa sarebbe successo esattamente il giorno successivo. Poi ho ricevuto una telefonata da tre o quattro club che dicevano: 'Siamo terribilmente dispiaciuti ma dobbiamo decidere, altrimenti siamo fuori'. Domenica, quando mi sono svegliato, ero sicuro di me, ero molto fiducioso di affrontare il problema e risolverlo".