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…con Devis Mangia
“Lukaku e Dybala? Per l’Inter sarebbero due ottime operazioni. Bisognerà capire cosa accadrà con Lautaro. Con tutti e tre ci vorrà un bel lavoro per trovare un certo equilibrio. Sarà importante la gestione”. Così a Tuttomercatoweb il ct della Nazionale Maltese, Devis Mangia.
Il Milan invece è a rilento. In attesa dei rinnovi di Maldini e Massara.
“Questo ritardo determinato dal cambio di proprietà un po’ incide. I dirigenti hanno le idee chiare. Il ritardo non deve certo prolungarsi per molto tempo, nessuno può mettere in discussione i dirigenti del Milan”.
L’Italia non giocherà il Mondiale. Che effetto fa?
“Mi fa male da italiano. Le premesse c’erano tutte. Più che la partita contro la Macedonia c’è da fare un’analisi generale. Sono episodi che a conti fatti fanno la differenza”.
Come vede i giovani scelti da Mancini?
“Bisogna guardare al 2026. E quindi è giusto tenere in considerazione alcune carte d’identità. In tante situazioni un calciatore arriva prima in Nazionale e poi si afferma. Ma l’errore non è la convocazione, è una riflessione che va fatta”.
E la sua Nazionale, mister?
“Abbiamo guadagnato quindici punti nel ranking. Siamo in gara alla Nations League, purtroppo a giugno siamo arrivati con un po’ di problemi e abbiamo buttato la partita con l’Estonia”.
Ci pensa a tornare in un club?
“Questi periodi sono sempre fatti da chiacchiere e situazioni che possono presentarsi. Un allenatore deve essere pronto a tutto quello che gli si può presentare e poi fa le valutazioni del caso. Ma sono concentrato sul mio lavoro”.
Due sue ex squadre, Palermo e Bari, sono tornate in Serie B.
“Mi sento legato al Palermo, è tornato in B e mi fa molto piacere, ma merita la A. Considerando seguito e affetto anche Bari merita di stare ai massimi livelli. Sono piazze da A. E sono contento anche del ritorno in A del Lecce”.
Il Milan invece è a rilento. In attesa dei rinnovi di Maldini e Massara.
“Questo ritardo determinato dal cambio di proprietà un po’ incide. I dirigenti hanno le idee chiare. Il ritardo non deve certo prolungarsi per molto tempo, nessuno può mettere in discussione i dirigenti del Milan”.
L’Italia non giocherà il Mondiale. Che effetto fa?
“Mi fa male da italiano. Le premesse c’erano tutte. Più che la partita contro la Macedonia c’è da fare un’analisi generale. Sono episodi che a conti fatti fanno la differenza”.
Come vede i giovani scelti da Mancini?
“Bisogna guardare al 2026. E quindi è giusto tenere in considerazione alcune carte d’identità. In tante situazioni un calciatore arriva prima in Nazionale e poi si afferma. Ma l’errore non è la convocazione, è una riflessione che va fatta”.
E la sua Nazionale, mister?
“Abbiamo guadagnato quindici punti nel ranking. Siamo in gara alla Nations League, purtroppo a giugno siamo arrivati con un po’ di problemi e abbiamo buttato la partita con l’Estonia”.
Ci pensa a tornare in un club?
“Questi periodi sono sempre fatti da chiacchiere e situazioni che possono presentarsi. Un allenatore deve essere pronto a tutto quello che gli si può presentare e poi fa le valutazioni del caso. Ma sono concentrato sul mio lavoro”.
Due sue ex squadre, Palermo e Bari, sono tornate in Serie B.
“Mi sento legato al Palermo, è tornato in B e mi fa molto piacere, ma merita la A. Considerando seguito e affetto anche Bari merita di stare ai massimi livelli. Sono piazze da A. E sono contento anche del ritorno in A del Lecce”.
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