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Giampiero Ventura, mister libidine incapace di portare l'Italia in Russia

Giampiero Ventura, mister libidine incapace di portare l'Italia in RussiaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 14 gennaio 2018, 05:002018
di Simone Bernabei

Da calciatore non ha mai raggiunto grandi livelli, ma da allenatore è riuscito a togliersi più di una soddisfazione anche se l'ultima, forse indelebile macchia rischia di segnare il resto della sua carriera. Giampiero Ventura ha iniziato a giocare nella Samp, club con cui è rimasto fino al 1969. Poi Sestrese, Enna, Sanremese e Novese. Da tecnico ha iniziato la propria carriera sempre là, a Genova con le giovanili della Samp. Poi una serie infinita di squadre fino all'epilogo raggiunto con la Nazionale italiana: Albenga, Rapallo Ruentes, Entella Bacezza, Spezia, Centese, Pistoiese, Giarre, Venezia, Lecce, Cagliari, Sampdoria, Udinese, Cagliari, Napoli, Messina, Verona, Pisa, Bari, Torino e, come detto, l'Italia.

Il suo diktat è sempre stato ben preciso: i suoi calciatori, in campo, devono soprattutto divertirsi. Un divertimento che però raramente si è visto nell'anno e mezzo scarso della sua gestione azzurra, dove l'Italia è stata si sfortunata a trovare la Spagna nel girone, ma pure incapace di segnare un solo gol alla Svezia nei 180 minuti dello spareggio. Da qui, l'inevitabile e per certi versi immaginabile eliminazione. Oggi l'ex ct azzurro compie 70 anni.
Sono nati oggi anche Gianluca Petrachi, Matteo Superbi, Victor Valdes, Cesare Bovo e Yohan Cabaye.