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La FIGC supporta la raccolta fondi per costruire l'Ospedale della Pace
venerdì 4 settembre 2020, 14:10Nazionale A
di Alessandro Paoli
per Tuttonazionali.com
fonte figc.it

La FIGC supporta la raccolta fondi per costruire l'Ospedale della Pace

La Federazione Italiana Giuoco Calcio sostiene il progetto in occasione del match di UEFA Nations League tra Italia e Bosnia ed Erzegovina

In occasione del match valido per la UEFA Nations League tra Italia e Bosnia ed Erzegovina in programma domani (ore 20:45 - diretta su Rai 1) allo Stadio Comunale "Artemio Franchi" di Firenze (FI), la FIGC supporta la raccolta fondi dell'Associazione Onlus Olimpiadi del Cuore per la costruzione di un Ospedale di Pronto Soccorso a Citluk, vicino a Medjugorje (Bosnia ed Erzegovina). È possibile sostenere la raccolta fondi effettuando una donazione da rete fissa e mobile al numero solidale 45527.

L’Ospedale della Pace è un progetto dedicato a tutte le etnie e le religioni, ai turisti e ai pellegrini Cristiani, Musulmani, Ortodossi, Ebrei che visitano da altri paesi del mondo questi luoghi di culto. Sono circa 100.000 i residenti sugli altipiani dell'Erzegovina, sopra la valle del fiume Neretva, senza un pronto soccorso per stabilizzare i pazienti, che poi vengono ricoverati nel nuovo Policlinico dell'antica città di Mostar. Un problema molto serio anche per i tre milioni di pellegrini cristiani, di cui un 40% italiani, che arrivano a Medjugorje (Bosnia ed Erzegovina) e stentano a trovare anche una sola ambulanza, con conseguenze spesso drammatiche in caso di infarto, traumi gravi ortopedici o che richiedono una terapia

La realizzazione del Pronto Soccorso sarebbe anche un ulteriore segno di pace per una zona teatro di gravi tensioni religiose e fra le diverse etnie. Il progetto prevede la costruzione di un Punto di Emergenza Territoriale (PET) dotato di strutture per la chirurgia di emergenza, la chirurgia ortopedica, ambulatori, sala diagnostica raggi x ed ecografia, oltre ad un padiglione per un ambulatorio di cardiologia attrezzato e che sia idoneo a prestare il primo soccorso per interventi in codice rosso, infarti e collassi gravi.