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Nicolato: «Faremo del nostro meglio. Repubblica Ceca? Sono più esperti»
martedì 23 marzo 2021, 16:00Under 21
di Alessandro Paoli
per Tuttonazionali.com
fonte Zoom FIGC

Nicolato: «Faremo del nostro meglio. Repubblica Ceca? Sono più esperti»

Il CT dell'Italia U21 ha parlato durante la conferenza stampa odierna svoltasi presso lo Športni park pod Golovcem di Celje

Paolo Nicolato, Commissario Tecnico dell'Italia Under 21, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni durante la conferenza stampa svoltasi quest'oggi, martedì 23 marzo, alle ore 14:00 alla vigilia dell'incontro Repubblica Ceca U21 vs Italia U21, valevole per 1ª giornata del Gruppo B della fase a gironi della fase finale della UEFA European Under-21 Championship Hungary-Slovenia 2021 in programma domani, mercoledì 24 marzo, alle ore 18:00 presso lo Športni park pod Golovcem di Celje (Slovenia):

«Sono molto più esperti di noi - dichiara il CT azzurro in riferimento alla Repubblica Ceca - poiché hanno fatto una squadra con molti '98 (11 su 23 convocati rispetto ai 3 su 23 degli Azzurrini, ndr) e con un'identità ben precisa. Sanno quello che sono capaci di fare e sanno quello che non sono capaci di fare. Mi aspetto una squadra molto matura. L'abbiamo studiata molto. Sono una squadra molto dinamica, combattiva e che gioca un calcio molto "adulto". Queste saranno le difficoltà maggiori da superare».

Sulle possibili mosse tattiche studiate per mettere in difficoltà la Repubblica Ceca: «Avendoli studiati abbiamo chiaramente preparato la partita provando alcune soluzioni che possano metterli in difficoltà. Considerando le tempistiche limitate che abbiamo avuto: mezzo allenamento oggi più il defaticante di ieri. Non sono le condizioni ideali per preparare una partita ma mi fido molto di loro perché sono ragazzi che capiscono al volo».

Sulle difficoltà nel preparare la fase finale della UEFA European Under-21 Championship Hungary-Slovenia 2021 con la fase a gironi dal 24 al 31 marzo e la fase a eliminazione diretta dal 31 maggio al 6 giugno: «La difficoltà è quella di non poter provare e mettere in pratica le cose che si vogliono fare. Bisogna cercare di ottimizzare nel migliore dei modi tempi e concetti provando a far capire quali sono le cose più e meno in importanti. Bisogna selezionare il gioco che vogliamo trasmettere, i concetti e sfruttare al meglio le loro conoscenze, quello che sanno fare. Stiamo cercando di fare qualcosa di semplice ma efficace. Questi sono un po' gli obiettivi che ci siamo dati perché è evidente che non è il modo migliore per preparare le partite ma, essendo l'unico, lo accettiamo. Dobbiamo trovare delle soluzioni che ci garantiscano di fare del nostro meglio».

Su quanto sarebbe stata più forte l'Italia Under 21 con il difensore '99 Alessandro Bastoni dell'FC Inter Milan, l'attaccante 2000 Moise Bioty Kean del Paris Saint-Germain ed il centrocampista '98 Manuel Locatelli dell'US Sassuolo Calcio convocati dal CT Roberto Mancini in Nazionale A: «Ho risposto mille volte su quest'argomento. Per come interpreto io il mio lavoro, la nostra è una formazione di passaggio. Speriamo che lo sia per tanti altri calciatori. Lo è stato per questi tre e, in parte, gratifica il nostro lavoro perché è chiaro che i Kean, Locatelli, Bastoni, Pellegrini (Luca del Genoa CFC, ndr), Tonali (AC Milan, ndr), Zaniolo (AS Roma, ndr) sono tutti ragazzi che sono passati da qui e che, ad oggi, hanno ancora l'età per esserci. L'ambizione di vincere l'Europeo chiaramente c'è ma è altrettanto stimolante rielaborare una formazione che voglio che sia ugualmente ambiziosa. Dobbiamo voler fare del nostro meglio e voler superare l'avversario sempre. Alcune volte, proprio da queste situazioni, nascono delle cose nuove, impreviste che ci regalano ulteriori sorprese. Spero che questa sia l'occasione per lanciare altri ragazzi perché questa è la nostra funzione. Chiaramente ci piacerebbe vincere ma, quest'obbiettivo, non sempre viaggia di pari passo con l'altro anzi, a volte, può andare anche in contrasto».

Sul difensore, classe '98, Riccardo Marchizza dello Spezia Calcio: «Marchizza sta abbastanza bene. Faremo un test domani mattina (mercoledì 24 marzo, ndr) per capire se è nelle condizioni di giocare. Siamo piuttosto fiduciosi. Ci dispiacerebbe perdere dei giocatori ancor prima di iniziare».

Sull'attaccante, classe '98, Patrick Cutrone del Valencia CF: «Da Cutrone mi aspetto quello che lui si aspetta da se stesso. Siamo consapevoli che, per lui, questo è un impegno molto importante, molto stimolante. Quello che mi aspetto da lui è quello che mi aspetto da tutti gli altri. L'unica cosa che chiedo ai ragazzi è di avere la consapevolezza di voler fare il nostro meglio. Alcune volte basta per vincere, alcune volte no ma dobbiamo essere sempre soddisfatti di chi siamo e di quello che abbiamo fatto».

Sulle assenze tra le fila degli Azzurrini: «Siamo arrivati senza i ragazzi precedentemente citati che sono in Nazionale A, i quali non devono più interessarci, e perdendo alcuni ragazzi per infortunio negli ultimi tempi, come Pellegrini (Genoa CFC, ndr) ed Adjapong (US Lecce, ndr) sugli esterni. A questi va aggiunto Pinamonti (FC Inter Milan, ndr), che era stato convocato ma non ha potuto rispondere alla convocazione. Abbiamo perso Sottil (Cagliari Calcio, ndr), un'altra punta, oltre a due centrali difensivi come Varnier (Pisa SC 1909, ndr) e Vogliacco (Pordenone Calcio, ndr). Non è stato un periodo felicissimo soprattutto perché viene a sommarsi ad una situazione che era già precaria. Sono stati, però, due anni di percorso dove abbiamo coinvolto sessanta calciatori riuscendo sempre a fare del nostro meglio. Per questo non mi spavanta il fatto di dover cambiare. Trovo che nel cambiamento, a volte, ci siano delle opportunità che permettono di trovare soluzioni e giocatori nuovi. Bisogna solamente avere il coraggio di farli giocare ed io ce l'ho».