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TMW - Bozza "Cura Italia 2": Cassa Integrazione per i Pro con reddito non superiore ai 50mila euro
È un mondo del calcio in attesa di risposte quello che in questa prima metà di marzo cerca di capire quali saranno i lineamenti del proprio futuro prossimo. Da una parte si attende la decisione circa il ritorno in campo, mentre dall’altra le società attendono di capire se il Governo estenderà la Cassa Integrazione anche ai lavoratori del mondo del pallone.
A questo proposito, secondo quanto raccolto dalla redazione di TuttoMercatoWeb.com nel decreto “Cura Italia 2” che verrà ufficializzato nei prossimi giorni, il Governo ha deciso d’incrementare di ulteriori 200 milioni di euro l’erogazione di bonus a favore del mondo dello sport dilettantistico, rinnovando anche per i mesi di aprile e maggio l’indennità di 600 euro a tutti i lavoratori sportivi del mondo dei dilettanti (tesserati e dirigenti).
Nello stesso decreto, che dovrà passare al vaglio del Consiglio dei ministri nei prossimi giorni, dovrebbe essere riconosciuta la Cassa Integrazione in deroga (CIG) per coloro che lavorano nelle società sportive professionistiche con reddito annuo “non superiore a 50.000 euro lordo limitatamente ad un periodo massimo di 9 settimane”.
Una nuova e importante boccata d’ossigeno per le società del mondo del pallone che iniziano questa tribolatissima primavera tentando di ripartire dopo mesi di enormi difficoltà.
A questo proposito, secondo quanto raccolto dalla redazione di TuttoMercatoWeb.com nel decreto “Cura Italia 2” che verrà ufficializzato nei prossimi giorni, il Governo ha deciso d’incrementare di ulteriori 200 milioni di euro l’erogazione di bonus a favore del mondo dello sport dilettantistico, rinnovando anche per i mesi di aprile e maggio l’indennità di 600 euro a tutti i lavoratori sportivi del mondo dei dilettanti (tesserati e dirigenti).
Nello stesso decreto, che dovrà passare al vaglio del Consiglio dei ministri nei prossimi giorni, dovrebbe essere riconosciuta la Cassa Integrazione in deroga (CIG) per coloro che lavorano nelle società sportive professionistiche con reddito annuo “non superiore a 50.000 euro lordo limitatamente ad un periodo massimo di 9 settimane”.
Una nuova e importante boccata d’ossigeno per le società del mondo del pallone che iniziano questa tribolatissima primavera tentando di ripartire dopo mesi di enormi difficoltà.
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