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È il giorno decisivo per il calcio italiano - Che ne sarà della Serie C?
È il giorno decisivo per il calcio italiano. In conference call alle 18:30 il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, incontrerà le componenti federali del calcio italiano, guidate dal Presidente Gabriele Gravina, poi Paolo Dal Pino, numero uno della Lega di A e tutti gli altri rappresentanti di leghe e sindacati. Sul tavolo tempi e modalità dell'eventuale ripartenza del pallone. Sono ore caldissime, Tuttomercatoweb.com seguirà live questa lunga giornata con aggiornamenti in diretta e approfondimenti dedicati.
Che ne sarà della Serie C?
L’ultimo Consiglio Federale ha assunto i tratti del terremoto: no a tutte le richieste della Lega Pro, ma lo stop alla regular season sarà comunque inevitabile. I costi del protocollo sono troppo elevati e nessun club intende completare la stagione. L’ultima proposta dal direttivo di terza serie prevede la promozione delle tre prime (Monza, Vicenza e Reggina), la retrocessione diretta di cinque squadre (Gozzano, Rimini, Rieti, Rende e Bisceglie perché al sud la differenza punti non consente i playout), playoff e playout per determinare la quarta promozione e le restanti retrocessioni. Di fatto, li svolgerebbe chi potrà permetterseli. Il tema non sarà discusso direttamente oggi, ma portato all’attenzione del nuovo Consiglio Federale (a inizio giugno): l’ultima volta, come detto, andò malissimo. Vedremo il nuovo esito. I club destinati a retrocedere sono già sul piede di guerra nei confronti della FIGC.
Che ne sarà della Serie C?
L’ultimo Consiglio Federale ha assunto i tratti del terremoto: no a tutte le richieste della Lega Pro, ma lo stop alla regular season sarà comunque inevitabile. I costi del protocollo sono troppo elevati e nessun club intende completare la stagione. L’ultima proposta dal direttivo di terza serie prevede la promozione delle tre prime (Monza, Vicenza e Reggina), la retrocessione diretta di cinque squadre (Gozzano, Rimini, Rieti, Rende e Bisceglie perché al sud la differenza punti non consente i playout), playoff e playout per determinare la quarta promozione e le restanti retrocessioni. Di fatto, li svolgerebbe chi potrà permetterseli. Il tema non sarà discusso direttamente oggi, ma portato all’attenzione del nuovo Consiglio Federale (a inizio giugno): l’ultima volta, come detto, andò malissimo. Vedremo il nuovo esito. I club destinati a retrocedere sono già sul piede di guerra nei confronti della FIGC.
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