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Serie D, Sibilia: "Sconfitto il virus il calcio deve ripartire in blocco, tutto insieme"
Cosimo Sibilia, presidente della LND, è intervenuto oggi ai microfoni di Sportitalia parlando di una possibile ripartenza dei campionati calcistici italiani: "Secondo me dobbiamo aspettare senza fare alcun tipo di previsioni. Se devo dire con certezza quello che si verificherà non mi sento in grado di esprimersi perché la priorità è quella di chiudere l’emergenza sanitaria in atto. Solo dopo potremo parlare di pallone. Spesso mi sembra che si parli per approssimazione. Adesso dobbiamo solo rispettare le regole. Noi come LND vogliamo portare a termine il campionato perché l’unico giudice è il campo e vogliamo farlo quando ci saranno sicurezze in ambito sanitario".
Se si riparte lo faranno tutte le leghe oppure ci possono essere più fronti?
“Una volta stabilito che il virus è stato sconfitto credo che si debba ripartire in blocco perché il calcio deve ripartire tutto insieme. Si esce solo rimanendo uniti. Se riusciremo a ripartire per la seconda metà di maggio potremo ultimare tutti i campionati entro la fine di luglio”.
Com’è possibile tornare a giocare nelle zone più colpite?
“Per questo non possiamo fare previsioni e attendere le autorità sanitarie. Noi siamo disposti anche a discutere su dove giocare quelle partite che non possono essere disputate nei campi di appartenenza”.
I giocatori che rischiano di non prendere lo stipendio a causa del Coronavirus?
“Si possono fare tante cose. Una potrebbe essere quella di creare un fondo per quelli che vivono con mille euro e poco più. La LND con questa crisi rischia di perdere circa il 30% delle società attualmente iscritte”.
Se si riparte lo faranno tutte le leghe oppure ci possono essere più fronti?
“Una volta stabilito che il virus è stato sconfitto credo che si debba ripartire in blocco perché il calcio deve ripartire tutto insieme. Si esce solo rimanendo uniti. Se riusciremo a ripartire per la seconda metà di maggio potremo ultimare tutti i campionati entro la fine di luglio”.
Com’è possibile tornare a giocare nelle zone più colpite?
“Per questo non possiamo fare previsioni e attendere le autorità sanitarie. Noi siamo disposti anche a discutere su dove giocare quelle partite che non possono essere disputate nei campi di appartenenza”.
I giocatori che rischiano di non prendere lo stipendio a causa del Coronavirus?
“Si possono fare tante cose. Una potrebbe essere quella di creare un fondo per quelli che vivono con mille euro e poco più. La LND con questa crisi rischia di perdere circa il 30% delle società attualmente iscritte”.
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