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Palermo, Di Piazza si dimette da vicepresidente, ma resta nel CdA. Il budget non cambia
Il Consiglio di Amministrazione di SSD Palermo del 26 maggio ha approvato il Regolamento sulla sicurezza in tema di emergenza sanitaria ed approfondito ulteriormente ogni considerazione sul Centro sportivo ritenuto prioritario per il migliore sviluppo della nostra Società, l’intera area metropolitana ed i tifosi. Il Consiglio, inoltre, ha avuto modo di riaffrontare il tema del budget dei prossimi due anni che, a seguito dell'emergenza sanitaria, è stato messo all'ordine del giorno su istanza del Consigliere Tony Di Piazza. Su richiesta del Presidente, il budget è stato riconfermato interamente ed all’unanimità. In seno al Consiglio, ancora e tra le altre cose, l’Amministratore Delegato ha ulteriormente aggiornato i Consiglieri in merito all’attività svolta.
Nella medesima seduta, il Consiglio ha preso atto ed accettato le dimissioni di Tony Di Piazza da Vice Presidente della Società (dove ha mantenuto il ruolo di Consigliere). Dimissioni preannunciate e che muovono da alcuni fraintendimenti, probabilmente conseguenti anche alla distanza, rispetto ai ruoli e compiti interni alla Società.
Il nuovo Palermo è stato progettato e organizzato secondo un preciso assetto aziendale, con regole ben definite, secondo specifiche competenze e rispetto anche istituzionale. Ed è proprio la tutela di questi ruoli e competenze, del resto, che ha consentito quest’anno, grazie anche al prezioso lavoro svolto dall'Amministratore Delegato, il raggiungimento di prestigiosi risultati (tra i quali l'allestimento della squadra e dello staff tecnico in appena due settimane, il primo posto in classifica per tutto il campionato, un numero record di abbonati, ecc.) e, si spera, dei traguardi prefissati, per il che la Società ritiene di dover stare in rispettosa attesa di conoscere le determinazioni che le Autorità di governo del calcio andranno -è da ritenere a breve- ad adottare.
Il Palermo perseguirà sempre gli obiettivi che stanno a cuore ai propri tifosi, fondando ogni decisione su correttezza, rispetto e trasparenza. Ogni scelta operativa, in una logica di legittima responsabilità dei ruoli aziendali, sarà dunque finalizzata esclusivamente al raggiungimento dei risultati societari e sportivi e ciò, ovviamente, già a partire dalla prossima stagione sulla quale l'Amministratore Delegato sta già alacremente lavorando.
Le dimissioni, ovviamente, non avranno alcuna ripercussione operativa sulla Società posto che tutte le deleghe sono state sin dall'inizio attribuite e riservate all'Amministrato Delegato.
Nella medesima seduta, il Consiglio ha preso atto ed accettato le dimissioni di Tony Di Piazza da Vice Presidente della Società (dove ha mantenuto il ruolo di Consigliere). Dimissioni preannunciate e che muovono da alcuni fraintendimenti, probabilmente conseguenti anche alla distanza, rispetto ai ruoli e compiti interni alla Società.
Il nuovo Palermo è stato progettato e organizzato secondo un preciso assetto aziendale, con regole ben definite, secondo specifiche competenze e rispetto anche istituzionale. Ed è proprio la tutela di questi ruoli e competenze, del resto, che ha consentito quest’anno, grazie anche al prezioso lavoro svolto dall'Amministratore Delegato, il raggiungimento di prestigiosi risultati (tra i quali l'allestimento della squadra e dello staff tecnico in appena due settimane, il primo posto in classifica per tutto il campionato, un numero record di abbonati, ecc.) e, si spera, dei traguardi prefissati, per il che la Società ritiene di dover stare in rispettosa attesa di conoscere le determinazioni che le Autorità di governo del calcio andranno -è da ritenere a breve- ad adottare.
Il Palermo perseguirà sempre gli obiettivi che stanno a cuore ai propri tifosi, fondando ogni decisione su correttezza, rispetto e trasparenza. Ogni scelta operativa, in una logica di legittima responsabilità dei ruoli aziendali, sarà dunque finalizzata esclusivamente al raggiungimento dei risultati societari e sportivi e ciò, ovviamente, già a partire dalla prossima stagione sulla quale l'Amministratore Delegato sta già alacremente lavorando.
Le dimissioni, ovviamente, non avranno alcuna ripercussione operativa sulla Società posto che tutte le deleghe sono state sin dall'inizio attribuite e riservate all'Amministrato Delegato.
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