Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / palermo / Il corsivo
La Juventus è davvero piena di problemi?TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 28 luglio 2020, 08:00Il corsivo
di Andrea Losapio

La Juventus è davvero piena di problemi?

Il giorno dopo una sbornia è quello dei bilanci. Peccato che stavolta la bevuta non ci sia stata, perché seppur ci fosse da festeggiare, nel mondo Juventus è sembrata davvero una festa in tono minore. Anche meno del primo anno di Allegri, quando arrivare a quattro campionati consecutivi poteva sembrare un'utopia, molto meno del terzo anno di Conte, quando la sconfitta in Champions League nella neve di Istanbul aveva avvelenato l'ambiente. La Juve è per il nono campionato di fila la squadra più forte. Non nei gol fatti, non in quelli subiti, semplicemente lo è per definizione. Non ha bisogno di vincere 7-0 come l'Atalanta, non fa fatica a mantenere il risultato come le altre. Qualche volta viene rimontata, ma è paradossalmente fisiologico quando vai sempre in vantaggio.

La Juventus è piena di problemi? La risposta è sì, ma la colpa non è di Maurizio Sarri. Che ha qualche limite, soprattutto in quello che era il suo vanto, cioè il modo di giocare. Non è stata una Juventus divertente, ma è stata una Juventus sul viale del tramonto. Con un campionissimo come Cristiano Ronaldo, sempre sottovalutato nel suo impatto con il nostro campionato (e c'è chi non vorrebbe Messi...) e uno in divenire come De Ligt, che per sei mesi ha avuto qualche piccolo problema con le mani e i rigori. Per il resto è sembrata una squadra in difficoltà che, però, ha vinto senza Chiellini, con Douglas Costa a mezzo servizio, un Higuain che non è più il rapace di una volta.


La Juventus ha vinto senza un vero centravanti. Poi si può discutere se con CR7 serva poi davvero, basti considerare la Liga vinta da un Benzema in grandissimo spolvero (e che solitamente con il portoghese fungeva da spalla e sparring partner). Quanti difetti sono stati mascherati dai gol di Ronaldo? Tanti, probabilmente. Ma dopo la lunghissima striscia di vittorie della Lazio, la Juve è stata la più solida. Non divertente, non bella. Vincente. Che è l'unica cosa che conta, no?

No, evidentemente no. Se è vero che la Juventus probabilmente dovrà attendersi una nuova rivoluzione. In questi nove anni ha voluto stravincere, giocando con il mercato, con le plusvalenze, con i bilanci e con i calciatori. Ne ha troppi e, dopandone gli stipendi, sono quasi inservibili. Dove può andare Bernardeschi che prende 4 milioni l'anno? Douglas Costa? Oppure Higuain, da due anni e passa trattato come un pacco postale - anche per lo stipendio e l'ammortamento che si porta dietro? Per vincere sempre la Juventus ha vissuto ben al di sopra delle proprie possibilità, soprattutto nell'ultimo periodo. La Juventus è piena di problemi, sì. Ma lo è più nella filosofia che nella squadra in sé e per sé.