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FOCUS TMW - La Top 11 del Girone A di Serie C: Gabrielloni (Como) superstar, Stucchi salva il PiaceTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 27 aprile 2021, 06:55Serie C
di Claudia Marrone

FOCUS TMW - La Top 11 del Girone A di Serie C: Gabrielloni (Como) superstar, Stucchi salva il Piace

E' andata in archivio la 37^ giornata del Girone A di Serie C. Questi i risultati:
AlbinoLeffe-Pontedera 2-2
Como-Alessandria 2-1
Juventus U23-Carrarese 1-0
Lucchese-Lecco 1-0
Olbia-Novara 3-3
Pergolettese-Giana Erminio 0-0
Pistoiese-Grosseto 0-1
Pro Patria-Livorno 2-2
Pro Sesto-Renate 0-0
Pro Vercelli-Piacenza 0-2
Di seguito, la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com, che opta per il 3-4-3:

Stucchi (Piacenza): è vero, la Pro Vercelli non è stata praticamente mai pericolosa, ma se il suo tuffo sul tiro di Della Morte non ci fosse stato? Era il finire di primi tempo, e i piemontesi avrebbero pareggiato i conti: un gol che, in una gara di nervi, poteva cambiare drasticamente le sorti non tanto di una partita, ma di una stagione. Provvidenziale.

Crescenzi (Como): indomito protagonista della scalata comasca verso la Serie B. Contro l'Alessandria è di livello la prestazione di tutta la squadra, ma lui come sempre ci mette quel qualcosa in più, non solo a livello tecnico ma anche di grinta e carisma, rendendo piuttosto docile l'orso che si trova davanti: pulito e preciso su ogni singolo pallone, gagliardo nel tenere a bada l'attacco avversario.

Alcibiade (Juventus U23): l'ansia di Infantino, i bianconeri l'avevano, la classica bestia nera che aveva loro rifilato già 4 gol. Stavolta però, l'esperto centrale della Vecchia Signora junior, gli prende ottimamente le misure e lo annulla.

Ceccarelli (Pergolettese): gara molto bloccata con la Giana Erminio, ma ai gialloblù per centrare l'anticipata salvezza basta un pareggio, che arriva a margine di una prova di grande sacrificio. Dove il classe '83 risulta sempre molto attento e ligio al dovere in fase difensiva, senza però disdegnare di dare una mano anche in mezzo quando serve.

Rada (Renate): pantere leggermente sottotono, ma non il classe '99, che si conferma sugli scudi, anche quando il supporto dei suoi non è totale come quasi sempre accaduto. A centrocampo dà sostanza e qualità, le geometrie del gioco passano tutte dai suoi piedi, e anche quel pizzico di grinta offensiva non viene a mancare.


Palma (Piacenza): ennesima conferma per il regista, che anche nella gara salvezza contro un avversario piuttosto ostico come la Pro Vercelli ha fatto la differenza. Nei momenti complicati ha come al solito preso la squadra sulle spalle, riuscendo a sbrogliare ogni situazione con grande acume tattico: palloni sempre giostrati e filtro perfetto tra i reparti.

Biancu (Olbia): ennesima prestazione da fuoriclasse, una di quelle prove dove tutto gli riesce bene, tanto che il gol quasi passa in secondo piano, è solo un'aggiunta alla perfezione. Anche perché è un signor gol: controllo con la suola e botta dritta sotto l'incrocio dei pali.

Panico (Novara): palla a terra è un avversario sufficientemente fastidioso per l'Olbia, che non lo contiene in occasione del secondo vantaggio azzurro. Schierato a sorpresa nell'undici titolare, sfodera una prova di spessore, puntando tutto sull'imprevedibilità.

Magrassi (Pontedera): se le speranze playoff non sono ancora tramontate, si deve tutto all'attaccante, che nella sfida - quasi diretta - contro l'AlbinoLeffe tiene a galla i suoi con una doppietta che permettere ai toscani di portare a casa un punto. Prendendosi anche la responsabilità di calciare il rigore, quasi con la "r" maiuscola, che fa sognare ancora.

Gabrielloni (Como): una sola cosa devono fare i lariani, vincere, perché la promozione in Serie B arriva solo così; del resto si gioca il big match con l'Alessandria, che può riaprire il campionato. Lui segna una doppietta, e mette al tappeto l'avversario. Ah, consegna anche la cadetteria ai suoi...

Bianchi (Lucchese): stavolta, ed è strano, non segna, ma come sempre si conferma. Si prende le responsabilità di un collettivo intero, ma questa non è una novità, e in avanti lotta, va al tiro in più di una circostanza, duetta alla perfezione con Marcheggiani; non contento, e vedendo il bisogno, arretra e aiuta il centrocampo.