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ESCLUSIVA TMW - I giovani allenatori di C. Foschi: "Javorcic perfetto, da Diana c'è da imparare"TUTTO mercato WEB
© foto di Uff. Stampa Ravenna FC
domenica 26 dicembre 2021, 16:15Serie C
di Claudia Marrone
esclusiva

I giovani allenatori di C. Foschi: "Javorcic perfetto, da Diana c'è da imparare"

Dopo l'esperienza a Carpi, mister Luciano Foschi è in attesa della giusta chiamata per poter tornare a sedersi in panchina, ma intanto tiene gli occhi vigili su una categoria che conosce bene, la Serie C. Che sta sfornando tanti ottimi allenatori, giovani e preparati.
Di tutto questo, il tecnico, ne ha parlato ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com.

Due gare in meno rispetto alle altre, ma il SudTirol chiude il girone di andata da capolista...
"Il Girone A doveva avere il Padova come protagonista, ma lo scettro è stato preso dal SudTirol, che si sta decisamente presentando con un bel biglietto da visita, anche se alla fine, considerate le ultime stagioni, non è una sorpresa. I biancoscudati stanno facendo quel che devono, ma i biancorossi sono al top. Altre, poi, stanno facendo bene, sono tutte all'altezza del campionato, ma c'è differenza tra far bene e fare dello straordinario".

Discorso applicabile al Girone B, con Modena e Reggiana che stanno staccando su tutte?
"Assolutamente si. E la straordinarietà di quel che stanno facendo le due emiliane si vede dal fatto che la Reggiana non aveva mai perso e non è prima da sola, il Modena ha centrato 12 vittorie consecutive e non è primo da solo: son quei casi in un cui se la prima vince il campionato... la seconda non lo perde. Perché non si può parlare di campionato perso quando si ha un certo ruolino di marcia, dove magari gli episodi fanno la differenza. Credo che ormai la lotta sarà tra queste due compagini, le altre faranno un po' fatica a rientrare, anche se è vero anni fa l'Alessandria dilapidò 13 punti di vantaggio in favore della Cremonese: tutto può succedere. Ma se Reggiana e Modena non mollano un centimetro...".

A proposito di Reggiana e playoff: può esser questo l'anno del Bari, che al "Mapei" perse la promozione in B?
"Il Bari fa da padrone nel proprio Girone, ma nemmeno poi così tanto, anche se c'è da dire che non stecca mai di molto. Dietro però c'è molta altalenanza, e i punti di stacco possono quindi aumentare".


Dato extra, le panchine. Accennava prima a SudTirol e Reggiana, allenate da due giovani.
"Tempo fa, e per questo ringrazio il Ds Paolo Bravo, ho avuto modo di visitare il centro sportivo del SudTirol, assistendo anche agli allenamenti: Javorcic è bravo, pratico, sa che oltre la qualità, che la squadra ha, servono anche grinta, determinazione, voglia di lottare, caratteristiche del suo modo di essere che ha trasmesso poi al grippo. Diana invece lo avevo già visto a Renate, lo seguo ogni tanto a Reggio, e da lui c'è da imparare: ha saputo creare una certa mentalità, oltre poi a saper gestire alla perfezione un gruppo di grandi nomi".

Tra i giovani allenatori ci sono poi anche Taurino e Banchini che brillano alla Virtus Francavilla e alla Vis Pesaro, con budget inferiori.
"Loro sono molto bravi, fare bene con tanto alle volte è anche facile, lavorare con budget più ridotti, e lo so per esperienza, è altro. Non sempre semplice. Un plauso, anche se è più esperto, va fatto anche a Parlato del Trento. In queste situazioni si deve esser bravi a reinventarsi e reinventare".

E Foschi, invece, come si reinventerà con il nuovo anno?
"Sono ancora in attesa della fatidica chiamata, intanto mi aggiorno studiando e vedendo partite. Spero però di tornare presto a fare quello che ho sempre fatto, anche centrando buoni risultati. Intanto rivolgo alla vostra redazione e a tutti i lettori un sincero augurio".