Insigne in calo, Di Gaudio troppo poco concreto. Ma il centrocampo non è immune da colpe

Si pensava che al ritorno dalla sosta le cose sarebbero cambiate e che il Parma sarebbe potuto tornare ad essere letale in avanti, come lo era stato fino alla gara con la Ternana. E invece non si sono visti progressi in zona gol: anzi, forse c'è stata addirittura un'ulteriore involuzione. Calaiò gioca lontano dalla porta e comunque non è servito come dovrebbe; Di Gaudio è devastante in velocità e nel dribbling, ma continua ad essere sempre molto più bello che efficace; Insigne è un lontano parente di quello ammirato nel momento d'oro del Parma. E su questo non ci piove, lo abbiamo visto tutti. Ma è davvero tutta colpa dell'attacco? Analizzando il match di Cremona, assolutamente no.

L'efficacia della fase offensiva - come sappiamo tutti - non dipende solo dalle prestazioni degli attaccanti, i quali, seppur al momento incapaci di risolvere il match con una giocata individuale, non sono assistiti a dovere dal centrocampo e dagli esterni. Mancano i suggerimenti giusti, ma anche gli inserimenti delle mezzali. Mancano i rifornimenti dalle fasce, ad oggi occupate dall'impreciso e poco lucido Mazzocchi, e dal prudentissimo Gagliolo. Perciò, va bene il mercato, va bene la ricerca del centravanti, ma attualmente i problemi del Parma sono da ricercare altrove. D'Aversa e i suoi ragazzi avranno molto da lavorare questa settimana.