Dopo Cremona serve l'amalgama: prima D'Aversa lo troverà, prima i crociati diverranno la squadra da battere

"Presidente, alla squadra manca l'amalgama". "Ditemi dove gioca e io lo compro". Così Angelo Massimino, storico presidente del Catania, circa mezzo secolo fa rispose a un giornalista che gli chiedeva conto e ragione del poco feeling tra i giocatori etnei. Calcio d'altri tempi, è vero, ma i problemi sul terreno di calcio, gira che ti rigira, son sempre gli stessi. E saranno questi i grattacapi che D'Aversa dovrà risolvere in questi giorni, visto il fenomenale mercato in entrata dei gialloblù.

Anche perché il weekend a Cremona, con una sconfitta che ha aperto nel peggiore dei modi il 2018, ha fatto capire che bisogna integrare il prima possibile i nuovi arrivati. Intendiamoci, non un KO perentorio o insindacabile, ma un'involuzione sul piano del gioco e, nella creazione delle occasioni, si è però vista allo "Zini". Al di là della sconfitta (in realtà un pareggio fino a una manciata di minuti dal termine), a preoccupare deve essere il tempo che servirà a D'Aversa per creare l'amalgama giusto tra vecchi e nuovi. Il Parma, sul mercato di gennaio, è stata senza ombra di dubbio la protagonista, con arrivi di gran classe in tutti i reparti. Nessuno di questi, però, ha partecipato attivamente alla sfida con i grigiorossi, con Vacca, Anastasio e Gazzola che hanno seguito il match interamente dalla panchina.

Archiviata la prima sconfitta dell'anno, adesso bisogna pensare a inserire nei meccanismi gialloblù, nel più breve tempo possibile, i colpi da novanta di questo mercato. Facendo anche attenzione alle varie condizioni fisiche (il riferimento è all'acciaccato Ciciretti che per ora lavora a parte). Se tutto andrà per il verso giusto, come ci auguriamo, gli emiliani diverranno uno dei club da battere in tutta la cadetteria.