Parma-Chievo 1-1, una magia di Bruno Alves regala il pari. Ma che spreco nel finale

Dopo il ko di misura patito a San Siro, il Parma torna a muovere la classifica, conquistando un punticino al cospetto del ChievoVerona allenato dall'ex tecnico crociato Mimmo Di Carlo. Un pari positivo se si considera che ad andare in vantaggio è stata la squadra ospite; non entusiasmante, invece, se si pensa che è l'1-1 è arrivato immediatamente, e che per 16' i ducali hanno giocato con l'uomo in più, peraltro sprecando tantissimo sotto porta.

Il primo tempo, sostanzialmente equilibrato, vive di fiammate improvvise. La prima a regalarne una è la formazione ospite, che tra il 12' e il 17', prova a mettere paura a Sepe con una girata di Pellissier prima e con una sassata da fuori di Radovanovic poi: in entrambi casi, però, i tentativi dei clivensi terminano fuori dallo specchio. Il doppio squillo dei veneti sveglia dal torpore i padroni di casa, i quali, poco dopo, sfiorano il vantaggio con Biabiany, la cui rasoiata a botta sicura è respinta di piede dal reattivo Sorrentino, bravo qualche minuto più a tardi a smanacciare in angolo un pregevole tiro al volo di Barillà. Nel finale di tempo le due squadre si allungano, ma il risultato non cambia: si va negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.

Pronti via, e il ChievoVerona incanala subito la ripresa sui binari giusti, trovando il vantaggio con Stepinski, lesto nel correggere in rete da pochi passi un diagonale sporco di Pellissier. Il Parma non ci sta, e sette minuti più tardi perviene immediatamente al pari grazie ad uno stratosferico calcio di punizione di Bruno Alves, il quale emula le gesta del suo connazionale CR7 e festeggia la sua seconda rete ufficiale in maglia crociata. Al 55' Pellissier, di testa, prova a ristabilire il vantaggio, ma sarà la compagine emiliana ad andare più vicina alla rete del 2-1 con Di Gaudio e Inglese (palo clamoroso per il centravanti). Finisce così, col Chievo che chiude in dieci uomini per l'espulsione di Depaoli, e col Parma che può rammaricarsi per non aver portato a casa tre punti completamente alla sua portata, soprattutto per come si era messa la gara.