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Cambia il Decreto Crescita per i calciatori e con esso il mercato: cosa può succedere in estateTUTTO mercato WEB
© foto di UFFICIO STAMPA FESTINA GROUP ITALIA
lunedì 9 maggio 2022, 18:11News
di Niccolò Pasta
per Parmalive.com

Cambia il Decreto Crescita per i calciatori e con esso il mercato: cosa può succedere in estate

La fine di un'era, breve ma pur sempre importante. La Commissione Finanze del Senato, la scorsa notte, ha approvato l’emendamento al decreto crescita proposto dal senatore del PD Tommaso Nannicini, e nei prossimi giorni verrà votato in senato nel maxidecreto per cui è prevista fiducia. Il senatore Nannicini, in una nota all'ANSA, ha spiegato in che modo varierà il nuovo Decreto, che ha condizionato il mercato negli ultimi anni: "Ora lo sconto fiscale non potrà essere usato sotto i 20 anni, e sopra quell’età varrà solo per i redditi superiori al milione di euro. L’approvazione del mio emendamento al decreto crescita è un primo segnale, dopo il grido d’allarme di calciatori e calciatrici: nei giorni in cui Lippi vinceva il Mondiale in serie A giocavano il 66% di convocabili, mentre oggi, nell’anno della mancata qualificazione al Mondiale, quella base si è ristretta al 34%". 

LEGGI ANCHE: il Decreto Crescita è legge: un aiuto alle società nel comprare all'estero

Ma cosa cambia nel mondo del calcio? Molto semplice. I club non avranno più vantaggi fiscali nell'acquistare giocatori stranieri. Il Decreto Crescita, entrato in vigore nel luglio 2019, prevedeva che, per i lavoratori residenti all'estero trasferitisi in Italia, l'imponibile fosse ridotto al 30%, ma per le società professionistiche la detassazione sarebbe stata limitata al 50% dell'imponibile, un notevole taglio e un grande vantaggio nell'appetire i calciatori stranieri. D'ora in avanti, però, tutto ciò non accadrà se non per i calciatori che andranno a percepire più di un milione di euro. In sostanza, per le big del calcio italiano il mercato non andrà a cambiare poi così tanto, ma per le squadre di media classifica - come può essere il Parma - il prossimo mercato potrebbe essere rivoluzionario, con meno spese e ingressi dall'estero e con più acquisti dall'Italia.