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Pagni: “Un club inglese bocciò Esposito, brava Inter. Demme acquisto top”
Dirigente sportivo globe-trotter del calcio italiano. Il ds Danilo Pagni ha lavorato con top manager quali Sartori, Lo Monaco, Lotito e Mirabelli ed è pronto a rientrare nel calcio che conta a stretto giro di posta. E intanto analizza i temi più caldi per TuttoMercatoWeb.
Pagni, partiamo da Gattuso suo conterraneo con cui avete condiviso un’esperienza al Milan. Napoli piazza ideale?
“Basta vedere il percorso fatto: subentra ad un’icona del calcio come Ancelotti, capisce il problema e che bisogna lavorare sulle due fasi di gioco e vince tre partite fondamentali. Insieme a De Laurentiis e Giuntoli forma una triade di grande livello. La coppia Gattuso-Giuntoli mi sembra molto affiatata, lo dimostra l’acquisto di Demme”.
E Lobotka?
“Non è ancora al top. Dimostrerà il suo valore”.
In azzurro brilla Di Lorenzo.
“Devo dare atto a Padovano, all’epoca secondo di Cozza alla Reggina: ci vedemmo a Castrovillari e mi disse ‘guardati Di Lorenzo che può arrivare in Serie A’, una segnalazione a cui diedi seguito”.
A Terni avete ottenuto una salvezza insperata. Oggi Liverani prova a ripetersi con il Lecce.
“Nonostante le critiche ingrate dopo la sconfitta contro l’Inter ha dimostrato di essere una persona dal grande acume. Il Lecce si è calato nella mentalità giusta per la salvezza. Insieme abbiamo fatto un’impresa con la Ternana che rimarrà negli annali”.
È una Lazio da Scudetto?
“Lotito è stato bravo a portare a se tutto il popolo e ad avvalersi di un direttore sportivo di grande livello come Igli Tare. Oggi la Lazio ha costruito in casa un allenatore come Simone Inzaghi che oltre a mostrare appartenenza e qualità del lavoro coinvolge tutto il suo staff e si vedono i risultati. Da due o tre anni inoltre la Cantera Lazio grazie al lavoro di Bianchessi sta ottenendo grandi risultati”.
Qualche nome?
“Troise (2005), Napolitano (2004) e Rossi (2004). Il primo è figlio d’arte, una mezzala così come Napolitano. Mentre Rossi è un centrocampista”.
Tempo fa si sbilanciò proprio attraverso TuttoMercatoWeb su Esposito, che si è fatto apprezzare con l’Inter.
“Fu bocciato da un club di prima fascia di Premier League due anni fa. Ha una grande personalità e sa stare in un gruppo importante, si vede dagli abbracci di Lukaku. Complimenti a Conte e all’Inter per aver creduto in lui”.
Parma e Verona le rivelazioni del campionato.
“Daniele Faggiano era un predestinato già ai tempi di Manduria e Grottaglie. Sono contento per lui. Per quanto riguarda il Verona, complimenti a chi ha scelto Juric, allenatore che si avvicina alla metodologia di Gasperini ma mette anche del suo”.
Mirabelli ripartirà?
“Ha dimostrato di fare ottime cose al Milan, avrebbe continuato a fare bene se avesse avuto la possibilità di operare nella seconda sessione”.
Grealish uomo mercato, sulla bocca di tutti. E ci pensano Tottenham e Manchester United.
“Andai a vederlo due volte nell’Aston Villa. Qualche addetto ai lavori lo ha schernito per come indossava i calzettoni. Invece in occasione di una cena londinese con l’amico e grande conoscitore di calcio inglese Roberto De Fanti dopo una partita del Chelsea parlai proprio di Grealish e intravedevo Sarri al Chelsea ancor prima che accadesse”.
Il bello del calcio: l’Atalanta.
“È motivo di fierezza per tutto il calcio italiano. La Famiglia Percassi merita ogni elogio. È ancora una volta Giovanni Sartori ha dimostrato di essere stratosferico”.
L’acquisto più convincente di gennaio?
“Demme. Ricopre un ruolo delicato, è stato acquistato ad un ottimo prezzo. Quando capirà l’andamento del calcio italiano si esalterà. Complimenti al management del Napoli”.
Pagni, partiamo da Gattuso suo conterraneo con cui avete condiviso un’esperienza al Milan. Napoli piazza ideale?
“Basta vedere il percorso fatto: subentra ad un’icona del calcio come Ancelotti, capisce il problema e che bisogna lavorare sulle due fasi di gioco e vince tre partite fondamentali. Insieme a De Laurentiis e Giuntoli forma una triade di grande livello. La coppia Gattuso-Giuntoli mi sembra molto affiatata, lo dimostra l’acquisto di Demme”.
E Lobotka?
“Non è ancora al top. Dimostrerà il suo valore”.
In azzurro brilla Di Lorenzo.
“Devo dare atto a Padovano, all’epoca secondo di Cozza alla Reggina: ci vedemmo a Castrovillari e mi disse ‘guardati Di Lorenzo che può arrivare in Serie A’, una segnalazione a cui diedi seguito”.
A Terni avete ottenuto una salvezza insperata. Oggi Liverani prova a ripetersi con il Lecce.
“Nonostante le critiche ingrate dopo la sconfitta contro l’Inter ha dimostrato di essere una persona dal grande acume. Il Lecce si è calato nella mentalità giusta per la salvezza. Insieme abbiamo fatto un’impresa con la Ternana che rimarrà negli annali”.
È una Lazio da Scudetto?
“Lotito è stato bravo a portare a se tutto il popolo e ad avvalersi di un direttore sportivo di grande livello come Igli Tare. Oggi la Lazio ha costruito in casa un allenatore come Simone Inzaghi che oltre a mostrare appartenenza e qualità del lavoro coinvolge tutto il suo staff e si vedono i risultati. Da due o tre anni inoltre la Cantera Lazio grazie al lavoro di Bianchessi sta ottenendo grandi risultati”.
Qualche nome?
“Troise (2005), Napolitano (2004) e Rossi (2004). Il primo è figlio d’arte, una mezzala così come Napolitano. Mentre Rossi è un centrocampista”.
Tempo fa si sbilanciò proprio attraverso TuttoMercatoWeb su Esposito, che si è fatto apprezzare con l’Inter.
“Fu bocciato da un club di prima fascia di Premier League due anni fa. Ha una grande personalità e sa stare in un gruppo importante, si vede dagli abbracci di Lukaku. Complimenti a Conte e all’Inter per aver creduto in lui”.
Parma e Verona le rivelazioni del campionato.
“Daniele Faggiano era un predestinato già ai tempi di Manduria e Grottaglie. Sono contento per lui. Per quanto riguarda il Verona, complimenti a chi ha scelto Juric, allenatore che si avvicina alla metodologia di Gasperini ma mette anche del suo”.
Mirabelli ripartirà?
“Ha dimostrato di fare ottime cose al Milan, avrebbe continuato a fare bene se avesse avuto la possibilità di operare nella seconda sessione”.
Grealish uomo mercato, sulla bocca di tutti. E ci pensano Tottenham e Manchester United.
“Andai a vederlo due volte nell’Aston Villa. Qualche addetto ai lavori lo ha schernito per come indossava i calzettoni. Invece in occasione di una cena londinese con l’amico e grande conoscitore di calcio inglese Roberto De Fanti dopo una partita del Chelsea parlai proprio di Grealish e intravedevo Sarri al Chelsea ancor prima che accadesse”.
Il bello del calcio: l’Atalanta.
“È motivo di fierezza per tutto il calcio italiano. La Famiglia Percassi merita ogni elogio. È ancora una volta Giovanni Sartori ha dimostrato di essere stratosferico”.
L’acquisto più convincente di gennaio?
“Demme. Ricopre un ruolo delicato, è stato acquistato ad un ottimo prezzo. Quando capirà l’andamento del calcio italiano si esalterà. Complimenti al management del Napoli”.
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