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Calcagno: "I campionati devono essere conclusi: si rischia il dramma sportivo"
Umberto Calcagno, vice presidente dell'AIC e futuro candidato alla presidenza al posto di Tommasi nella corsa a due che lo vedrà contrapposto a Tardelli, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport: "Bisogna tornare in campo: meglio chiudere tardi che passare i prossimi mesi in tribunale. I calciatori faranno la propria parte ma non possono essere gli unici a pagare. Il sistema non è equo ed è l'occasione per renderlo sostenibile. Chi punta a terminare adesso la stagione forse lo fa per risparmiare su qualche stipendio ma sarebbe un dramma sportivo". Poi parlando dell'Assocalciatori e di cosa significa in Italia: "Il 95% dei calciatori sono iscritti, anche Cristiano Ronaldo che era già attivo col sindacato in Portogallo. Anche se il nostro compito principale è tutelare i calciatori delle serie inferiori, ci sono sfide che si giocheranno anche sul tavolo delle squadre medio-alte". Infine: "Per ripartire noi chiediamo che vengano effettuate visite di idoneità a tutti i calciatori come succede a inizio stagione, con esami ulteriori per chi ha avuto il Covid".
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