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Emergenza Coronavirus. Conte: "Sì agli Eurobond, no al MES. Ad aprile aiuti alle famiglie"
Rispondendo alle domande dei giornalisti dopo la conferenza stampa il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che nel prossimo decreto ci saranno dei provvedimenti per aiutare le famiglie e le persone in difficoltà economica a causa della crisi provocata dall'emergenza Coronavirus: “Stiamo lavorando per un decreto molto più corposo da realizzare entro questo mese per aiutare le categorie in sofferenza. Questa epidemia non è soltanto sanitaria, nonostante sia molto dolorosa, ma è anche economica e sociale e stiamo lavorando in questo senso. Il decreto di aprile sarà volto a sostenere le famiglie e le categorie più in difficoltà e vulnerabili. Stiamo lavorando per provvedimenti di più ampia prospettiva. Ci auguriamo che questa Pasqua possa diventare un punto di svolta e ci consenta di programmare una fase successiva in cui raccogliere le forze per una nuova primavera, una rinascita e stiamo predisponendo misure per ripartire con forza e recuperare il terreno perduto”.
Quando potrà esserci la fase due?
“Non siamo in condizione di anticipare cosa accadrà dopo il 13 aprile e ci riserviamo di seguire con il Comitato scientifico di fare valutazioni seguendo la curva epidemiologica. Ci auguriamo di poter allentare alcune misure il prima possibile, ma non possiamo fissare date in questo momento. Di sicuro dovremmo rispettare il distanziamento sociale ancora per un po'. Anche nella fase due bisognerà rispettare alcuni protocolli di sicurezza che sono già
applicati nelle aziende aperte”.
Quando inizieranno i pagamenti da parte dell'Inps?
“Ci siamo subito adoperati e premurati affinché tutti possano avere quanto prima le somme previste dal decreto di marzo. C'è stato, e non lo neghiamo, un sovraccarico del sito dell'Inps ma tutto defluirà nel migliore dei modi. Quanto prima saranno processate le tantissime domande pervenute, magari anche prima del 15 aprile”.
Qual è la posizione su Eurobond e MES?
“Eurobond sicuramente sì, il MES no perché è assolutamente inadeguato .I primi sono invece efficaci e adeguati alla crisi che stiamo vivendo. E io e il ministro Gualtieri siamo concordi su questa cosa. Qualcuno mi aveva suggerito di non affrontare la battaglia degli Eurobond, ma la storia è con noi e vedremo alla fine la storia quale piega prenderà”.
Come si può rimediare al mancato accesso a internet di larghe parti della popolazione?
“Se fosse per me inserirei una modifica costituzionale per garantire un accesso alle reti telematiche. Perché oggi l'articolo 3 della Costituzione, che prevede fra i compiti della Repubblica c'è il rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l'uguaglianza fra i cittadini e impediscono l'effettiva partecipazione di tutti all'organizzazione polita, economica e sociale del paese, va aggiornato. Oggi lo strumento più efficace per partecipare a pieno titolo alla crescita dello Stato è l'accesso a internet che per questo dovrebbe essere un diritto sancito dalla nostra Carta”.
Quando potrà esserci la fase due?
“Non siamo in condizione di anticipare cosa accadrà dopo il 13 aprile e ci riserviamo di seguire con il Comitato scientifico di fare valutazioni seguendo la curva epidemiologica. Ci auguriamo di poter allentare alcune misure il prima possibile, ma non possiamo fissare date in questo momento. Di sicuro dovremmo rispettare il distanziamento sociale ancora per un po'. Anche nella fase due bisognerà rispettare alcuni protocolli di sicurezza che sono già
applicati nelle aziende aperte”.
Quando inizieranno i pagamenti da parte dell'Inps?
“Ci siamo subito adoperati e premurati affinché tutti possano avere quanto prima le somme previste dal decreto di marzo. C'è stato, e non lo neghiamo, un sovraccarico del sito dell'Inps ma tutto defluirà nel migliore dei modi. Quanto prima saranno processate le tantissime domande pervenute, magari anche prima del 15 aprile”.
Qual è la posizione su Eurobond e MES?
“Eurobond sicuramente sì, il MES no perché è assolutamente inadeguato .I primi sono invece efficaci e adeguati alla crisi che stiamo vivendo. E io e il ministro Gualtieri siamo concordi su questa cosa. Qualcuno mi aveva suggerito di non affrontare la battaglia degli Eurobond, ma la storia è con noi e vedremo alla fine la storia quale piega prenderà”.
Come si può rimediare al mancato accesso a internet di larghe parti della popolazione?
“Se fosse per me inserirei una modifica costituzionale per garantire un accesso alle reti telematiche. Perché oggi l'articolo 3 della Costituzione, che prevede fra i compiti della Repubblica c'è il rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l'uguaglianza fra i cittadini e impediscono l'effettiva partecipazione di tutti all'organizzazione polita, economica e sociale del paese, va aggiornato. Oggi lo strumento più efficace per partecipare a pieno titolo alla crescita dello Stato è l'accesso a internet che per questo dovrebbe essere un diritto sancito dalla nostra Carta”.
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