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Le grandi trattative del Parma - 2007, Giuseppe Rossi torna in Italia e salva i crociatiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 8 aprile 2020, 10:20Serie A
di Niccolò Pasta

Le grandi trattative del Parma - 2007, Giuseppe Rossi torna in Italia e salva i crociati

Gennaio 2007. Il Parma di Stefano Pioli sta deludendo su tutta la linea, e lo spettro Serie B è ormai ad un passo. In un girone i crociati hanno raccolto la miseria di dodici punti, sono al penultimo posto pari merito con la Reggina (che partiva da -11) e non sembra esserci luce alla fine del tunnel. La paura di tornare in B e tornare a quella anormale normalità di stagioni in categorie inferiori, come era sempre accaduto prima degli anni Novanta, è ben presente in città, con la società che vive ormai da due anni una situazione transitoria con l’amministratore Enrico Bondi alla presidenza. Il campo dice che la situazione è gravissima, ma per fortuna il mercato di riparazione è alle porte.

A poco più di 1800 chilometri da Parma, un giovane ex crociato sta vivendo una situazione simile. Ha grande talento e un futuro roseo davanti, ma la sua stagione, proprio come quella dei crociati, iniziata con grandi sogni e speranze, si sta trasformando in un incubo. Parliamo di Giuseppe Rossi, diciannovenne attaccante del Manchester United, in prestito al Newcastle in quella che doveva essere la stagione della sua fioritura. Sì, perché qualche anno prima, nel 2004, Pepito, come lo soprannominerà Enzo Bearzot anni dopo vista la somiglianza con Pablito Rossi, aveva spiccato il volo proprio da Parma, la squadra in cui era cresciuto segnando più di duecento reti in tutte le categorie giovanili (in coppia con un altro Wonder Kid che aveva tentato il salto in Inghilterra, Arturo Lupoli) per raggiungere il Manchester United, il quale aveva sfruttato un cavillo burocratico che non permetteva ad un “giovane di serie” di trasferirsi all’interno dello stesso Paese. Nemmeno maggiorenne aveva esordito con la maglia dei Red Devils, e dopo due anni aveva avuto la grande opportunità di sbocciare in prestito nel nord dell’Inghilterra, a Newcastle. Come detto però, le cose non giravano per il verso giusto, e in poco meno di sei mesi Pepito era sceso in campo undici volte (non sempre dal primo minuto), senza trovare mai la via della rete. Visto il rendimento sotto la media lo United lo richiama nel mercato invernale all'ovile, intenzionato a cederlo in prestito per gli ultimi sei mesi di stagione al Birmingham in Championship, che farebbe carte false per aggiudicarselo. Pepito si prende una notte per pensarci e al mattino seguente gli scenari sono completamente cambiati.


Mal comune mezzo gaudio. Quale detto migliore potrebbe fotografare appieno il momento di Rossi e del “suo” Parma? I crociati si collegano con la sede dei Diavoli Rossi, chiedono in prestito il talentino per gli ultimi sei mesi di campionato, per rilanciarlo e per rilanciarsi. “Why not?” Rispondono da Manchester, speranzosi che l’aria di casa possa finalmente far sbocciare il talento dell’italo-americano. Il 18 gennaio si chiude la trattativa, il 19 Parma presenta Pepito, il 21 esordisce in Serie A, segnando, nemmeno a dirlo, il gol decisivo contro il Torino. Ferguson lo paragona a Raul, ma il gol che incanta il Tardini è più da dieci che da nove. Giuseppe, incalzato dalla musica di un altro Giuseppe, Verdi, che risuona prima delle gare casalinghe del Parma, segnerà nove reti in un girone, trascinando il Parma (passato a febbraio dalle mani di Pioli a quelle di Claudio Ranieri) dal penultimo posto al dodicesimo, con la salvezza raggiunta nell’ultima giornata. Il Parma prova a trattenerlo per un’altra stagione, ancora in prestito, ma le prestazioni messe in mostra in quei sei mesi hanno fatto brillare gli occhi a molti. Lo vogliono in tanti in Italia, anche qualche big, ma Pepito torna in Inghilterra, dove lo United lo vende per undici milioni al Villareal. Alle porte di Valencia si vedrà il miglior Rossi di sempre, un giocatore tanto forte quanto sfortunato, visti i pesantissimi e frequenti infortuni, che in ogni caso ha lasciato un ricordo indelebile in tutti i tifosi del Parma.

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