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Spezia, Italiano: "Bisogna saper mandare al tappeto l'avversario. Spiace per i punti persi"
Intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida pareggiata contro il Parma per 2-2, Vincenzo Italiano, tecnico dello Spezia, ha così parlato: "Prima del rigore ci sono stati deficit di personalità e dopo il rigore poca concretezza perché se crei il numero importante di palle gol devi saper mandare al tappeto il tuo avversario, potevamo benissimo portarla a casa. Poi subentra la stanchezza, l'inesperienza, l'avversario che in ogni modo prova a metterti in difficoltà con le palle su Cornelius. Non so oggi se essere arrabbiato o contento, mi dispiace perché arrivi al novantunesimo e sono due punti che potevamo avere in più ma faccio i complimenti ai ragazzi. E' stata una settimana difficilissima, con dodici giocatori fuori, ma difficoltà che se portano punti significa che siamo bravi".
Lei dice che dovete crescere, a che punto siete?
"Siamo al punto che dopo oggi abbiamo mandato in campo 28 giocatori. E' la nostra idea, coinvolgere tutti e farli trovare pronti. Continuiamo nella nostra crescita, oggi avevamo quattro, cinque giocatori diversi rispetto alla partita precedente e siamo in costruzione, perché alla quinta giornata lo sei per forza. Segnali di crescita ci sono, non abbiamo timore e fino a che abbiamo la possibilità teniamo il pallino del gioco. Si cresce anche dopo sei-otto mesi, la crescita va cercata ogni giorno. Da questo punto di vista dobbiamo avere questa mentalità e siamo sulla strada giusta".
Cosa dovete migliorare ancora?
"Mi piacerebbe in certi momenti riuscire ad avere un po' di dimistichezza con la palla, palla nei piedi senza timore e ricercando alle volte anche il portiere, tenere il pallino del gioco che ci fa stancare meno. In questa categoria se la regali agli altri poi gli altri hanno Gervinho, Kucka, Karamoh, e via dicendo e ti possono creare il rigore al novantaduesimo che con più malizia potevamo evitare. In questo punto qua dobbiamo crescere".
Lei dice che dovete crescere, a che punto siete?
"Siamo al punto che dopo oggi abbiamo mandato in campo 28 giocatori. E' la nostra idea, coinvolgere tutti e farli trovare pronti. Continuiamo nella nostra crescita, oggi avevamo quattro, cinque giocatori diversi rispetto alla partita precedente e siamo in costruzione, perché alla quinta giornata lo sei per forza. Segnali di crescita ci sono, non abbiamo timore e fino a che abbiamo la possibilità teniamo il pallino del gioco. Si cresce anche dopo sei-otto mesi, la crescita va cercata ogni giorno. Da questo punto di vista dobbiamo avere questa mentalità e siamo sulla strada giusta".
Cosa dovete migliorare ancora?
"Mi piacerebbe in certi momenti riuscire ad avere un po' di dimistichezza con la palla, palla nei piedi senza timore e ricercando alle volte anche il portiere, tenere il pallino del gioco che ci fa stancare meno. In questa categoria se la regali agli altri poi gli altri hanno Gervinho, Kucka, Karamoh, e via dicendo e ti possono creare il rigore al novantaduesimo che con più malizia potevamo evitare. In questo punto qua dobbiamo crescere".
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