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L'ex Melli sul Parma: "Salvezza meritata. E D'Aversa merita la conferma"
Il Parma giocherà in Serie A anche il prossimo campionato. Alessandro Melli, storica figura crociata, era naturalmente a festeggiare al “Tardini” la permanenza dei gialloblù in massima serie. ParmaLive.com lo ha intercettato per qualche battuta in esclusiva subito dopo la conquista dell'obiettivo da parte della squadra di D'Aversa.
Alla fine la salvezza è arrivata. "La partita è stata sicuramente sofferta, la posta in palio era veramente importante e anche la Fiorentina voleva vincerla. Allo stesso tempo nessun delle due voleva rischiare di perderla e quindi, come capita in questo casi, a spezzare l’equilibrio è stato un episodio. Il Parma ha avuto fortuna ed è arrivata così una salvezza comunque meritata".
A decidere il match un autogol. Quasi un segno delle difficoltà sotto porta dei gialloblù in questo girone di ritorno. “Quando i tuoi due attaccanti più importanti hanno problemi fisici e non sono in grado di potersi esprimere al meglio, è normale che fai fatica a mantenere una vena realizzativa importante. Il Parma è stato bravo a trovare il gol su altre situazioni, come ad esempio i calci da fermo. E poi oggi c’è stato quest’episodio”.
Che clima si respirava al “Tardini”? “Positivo, la tifoseria era al completo, lo stadio pieno. La società ci ha messo del suo regalando praticamente i biglietti. C’è stata unita d’intenti: come spesso capita a Parma i tifosi sono decisivi per il risultato. La squadra ha messo in campo tutto quello che aveva e dagli spalti è stata spinta fino alla vittoria”.
Dalla D alla A in tre anni e ora la salvezza. Queste quattro stagioni post-fallimento valgono una coppa UEFA? “Se uno mette insieme tutto il percorso fatto, dai dilettanti a oggi, allora sì: questi quattro anni, tutti insieme, hanno una grandissima valenza e valgono una coppa europea”.
D’Aversa resterà? “Non ho la sfera di cristallo. Da tifoso posso dire che si merita la riconferma, i risultati ci sono e questa è la cosa più importante. Poi a decidere dovrà essere chi vive la situazione Parma dall’interno”.
Chi retrocederà in Serie B? “La squadra più in difficoltà dal punto di vista tecnico e fisico mi sembra il Genoa. Ed è anche terzultima. Questi fattori non giocano a favore dei liguri”.
Alla fine la salvezza è arrivata. "La partita è stata sicuramente sofferta, la posta in palio era veramente importante e anche la Fiorentina voleva vincerla. Allo stesso tempo nessun delle due voleva rischiare di perderla e quindi, come capita in questo casi, a spezzare l’equilibrio è stato un episodio. Il Parma ha avuto fortuna ed è arrivata così una salvezza comunque meritata".
A decidere il match un autogol. Quasi un segno delle difficoltà sotto porta dei gialloblù in questo girone di ritorno. “Quando i tuoi due attaccanti più importanti hanno problemi fisici e non sono in grado di potersi esprimere al meglio, è normale che fai fatica a mantenere una vena realizzativa importante. Il Parma è stato bravo a trovare il gol su altre situazioni, come ad esempio i calci da fermo. E poi oggi c’è stato quest’episodio”.
Che clima si respirava al “Tardini”? “Positivo, la tifoseria era al completo, lo stadio pieno. La società ci ha messo del suo regalando praticamente i biglietti. C’è stata unita d’intenti: come spesso capita a Parma i tifosi sono decisivi per il risultato. La squadra ha messo in campo tutto quello che aveva e dagli spalti è stata spinta fino alla vittoria”.
Dalla D alla A in tre anni e ora la salvezza. Queste quattro stagioni post-fallimento valgono una coppa UEFA? “Se uno mette insieme tutto il percorso fatto, dai dilettanti a oggi, allora sì: questi quattro anni, tutti insieme, hanno una grandissima valenza e valgono una coppa europea”.
D’Aversa resterà? “Non ho la sfera di cristallo. Da tifoso posso dire che si merita la riconferma, i risultati ci sono e questa è la cosa più importante. Poi a decidere dovrà essere chi vive la situazione Parma dall’interno”.
Chi retrocederà in Serie B? “La squadra più in difficoltà dal punto di vista tecnico e fisico mi sembra il Genoa. Ed è anche terzultima. Questi fattori non giocano a favore dei liguri”.
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