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TMW - Parma, Dermaku: "Che emozione l'esordio in Serie A a 27 anni"
Kastriot Dermaku, difensore del Parma che ha esordito oggi con la maglia dei ducali, ha così commentato in zona mista la trionfale vittoria per 5-1 contro il Genoa: "Per me è stata un'emozione incredibile, perché ho una certa età, 27 anni. I compagni mi hanno agevolato molto, siamo stati bravi e così anche il singolo si esalta. Sono contentissimo. Siamo stati bravi nei momenti di sofferenza ma anche a buttare dentro ogni occasione che abbiamo avuto. Sappiamo qual è l'obiettivo e dobbiamo volare basso. Ora resettiamo tutto e ripartiamo dalla prossima a Milano. Per me era importante farmi trovare pronto. Devo ringraziare tutti per avermi fatto sentire a mio agio: sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento, sono contento di essermi fatto trovare pronto".
Perché la sostituzione nel finale? "Ho avuto i crampi, forse era un po' stanchezza, ma niente di che".
Bruno Alves piò rientrare con calma? "Sappiamo quant'è difficile la Serie A. Bruno Alves è un riferimento per me, un campione cerco sempre di imparare da lui: è un esempio, è il compagno più forte con cui ho mai giocato. Posso solo crescere accanto a lui. La squadra ha fatto una grande partita, abbiamo limitato i danni. Se c'era da soffrire abbiamo sofferto. Ci saranno partite in cui arriveranno momenti difficili, però dobbiamo continuare a lavorare così e volare bassi per raggiungere l'obiettivo principale".
Nazionale? "Ringrazio lo staff che mi ha dato fiducia malgrado non giocassi a Parma. Mi hanno dato minuti nelle gambe, facendomi giocare su palcoscenici importanti... E mio padre appena ha saputo che giocavo, è venuto subito dal Kosovo (si commuove, ndr)".
Come continuare? "Dobbiamo lavorare così, come stiamo facendo ogni allenamento. Prima arriviamo all'obiettivo, meglio è. Stimoli e motivazioni fanno la differenza. Adesso vediamo il mister come deciderà di preparare la partita contro l'Inter. Sappiamo solo che sarà difficilissima".
Perché la sostituzione nel finale? "Ho avuto i crampi, forse era un po' stanchezza, ma niente di che".
Bruno Alves piò rientrare con calma? "Sappiamo quant'è difficile la Serie A. Bruno Alves è un riferimento per me, un campione cerco sempre di imparare da lui: è un esempio, è il compagno più forte con cui ho mai giocato. Posso solo crescere accanto a lui. La squadra ha fatto una grande partita, abbiamo limitato i danni. Se c'era da soffrire abbiamo sofferto. Ci saranno partite in cui arriveranno momenti difficili, però dobbiamo continuare a lavorare così e volare bassi per raggiungere l'obiettivo principale".
Nazionale? "Ringrazio lo staff che mi ha dato fiducia malgrado non giocassi a Parma. Mi hanno dato minuti nelle gambe, facendomi giocare su palcoscenici importanti... E mio padre appena ha saputo che giocavo, è venuto subito dal Kosovo (si commuove, ndr)".
Come continuare? "Dobbiamo lavorare così, come stiamo facendo ogni allenamento. Prima arriviamo all'obiettivo, meglio è. Stimoli e motivazioni fanno la differenza. Adesso vediamo il mister come deciderà di preparare la partita contro l'Inter. Sappiamo solo che sarà difficilissima".
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