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Il City di Guardiola è la miglior squadra d'Europa?
È difficile rispondere a un quesito del genere. Perché la squadra di Josep Guardiola, oggi contro l'Atalanta, ha dimostrato tutta la sua forza, tutta la sua potenza, dopo trenta minuti di sofferenza. E sei sullo 0-1, con i nerazzurri che trovavano spesso il fondo del campo, andando come frecce soprattutto sul lato di Gosens, con Castagne che sbagliava un colpo di testa semplice e Ilicic che continuava a ingaggiare uno contro uno con Fernandinho, ingenuo ad abboccare sul gioco di gambe dello sloveno sul rigore.
POI CI SONO I CAMPIONI - Diversamente rispetto all'anno scorso, il City sembra squadra matura, con Rodri che dà quell'equilibrio in più - pur uscendo dopo 45 minuti - e Sterling che oramai sembra una freccia acuminata, che va al doppio degli altri. Non è un caso che Guardiola lo abbia elogiato pubblicamente alla fine. "Può giocare un'altra partita", quasi a sottolineare lo strapotere fisico del nazionale inglese, oggi straordinario ben al di là dei gol inseriti nel tabellino. Poi Aguero, de Bruyne, Mahrez... senza considerare quelli in panchina come Bernardo Silva o David Silva, passando per Gabriel Jesus. Il City, come profondità di rosa, è probabilmente la miglior squadra d'Europa.
COME IL LIVERPOOL? Non è un caso che i Reds abbiano vinto la Champions League, ma non il campionato. Due squadre, City e L'pool, arrivate a quota 100 nel torneo più difficile del mondo, la Premier League. Certo è che in una sfida singola, al massimo basata sulle due gare, anche l'Atalanta avrebbe potuto giocare diversamente, prolungando la propria speranza, la fiammella, pure sul 2-1. Al di là delle differenze tecniche, gli skyblues hanno dimostrato una straordinaria e meravigliosa forza, corroborata da un gioco che non è più il tiki-taka dei bei tempi andati, di Barcellona. Che sia l'anno buono? Se non è pole position è prima fila. Ma questo potrebbe rischiare di bruciarsi, a marzo, quando il pallone si farà pesante.
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COME IL LIVERPOOL? Non è un caso che i Reds abbiano vinto la Champions League, ma non il campionato. Due squadre, City e L'pool, arrivate a quota 100 nel torneo più difficile del mondo, la Premier League. Certo è che in una sfida singola, al massimo basata sulle due gare, anche l'Atalanta avrebbe potuto giocare diversamente, prolungando la propria speranza, la fiammella, pure sul 2-1. Al di là delle differenze tecniche, gli skyblues hanno dimostrato una straordinaria e meravigliosa forza, corroborata da un gioco che non è più il tiki-taka dei bei tempi andati, di Barcellona. Che sia l'anno buono? Se non è pole position è prima fila. Ma questo potrebbe rischiare di bruciarsi, a marzo, quando il pallone si farà pesante.
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