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Bologna-Samp 2-1: Bani eroe inatteso. Rossoblù tornano al successo
Il Bologna riassapora il gusto della vittoria, dopo una serie di cinque partite in cui aveva raccolto appena due punti. Davanti a un pubblico accorso numeroso i felsinei vincono, se pur soffrendo, contro la Sampdoria, togliendosi a differenza dei blucerchiati dalle zone pericolose della classifica. Un pomeriggio emozionante, specie per quanto accaduto nei secondi 45'.
CHANCE SKOV OLSEN Mihajlovic (oggi non presente) lancia a Skov Olsen dal 1'. Il danese è preferito a Orsolini mentre a centrocampo Dzemaili vince la concorrenza di Svanberg. Nessuna novità in difesa, dove Mbaye e Krejci raccolgono l'eredità degli indisponibili Tomiyasu e Dijks. Ranieri conferma il 4-4-2 proposto all'esordio contro la Roma. Il tecnico apporta una novità: fuori Rigoni, dentro Leris. Confermato in mezzo al campo Vieira preferito a Ekdal.
SAMP 9 VOLTE A SECCO SU 9 NEI PRIMI 45' Reti inviolate in un primo tempo equilibrato, senza troppe occasioni da rete, ma che per poco non è stata sbloccata da una parte e dall'altra. Il Bologna ha il pallino del gioco (le statistiche dicono 57% a 43% di possesso palla nei primi 45') ma è la Sampdoria ad andare più vicina al gol. Lo fa con Manolo Gabbiadini che trova il palo, correggendo una volée di Quagliarella. Bologna trascinato dal sempiterno Palacio, 37 primavere, pericoloso nel finale di frazione con Audero che gli dice di no da due passi. Lo 0-0 del primo tempo evidenzia una statistica indicativa della crisi Samp: i blucerchiati non sono mai riusciti a segnare nei primi 45' di questo campionato, arrivato al nono turno. L'ultima volta risale alla 35esima giornata della passata stagione, il 5 maggio. Un'eternità.
ARRIVANO I GOL Ranieri vuole smuovere la squadra: a sinistra Krejci fa il bello e il cattivo tempo e l'esperto tecnico corre ai ripari, togliendo Leris (bocciato anche lui, dopo Rigoni) e inserendo Depaoli. Subito fuori anche Bertolacci, per far spazio alle geometrie di Ekdal. È il Bologna però ad andare in gol: al 48' Soriano e Sansone triangolano facendo infine arrivare il pallone a centroarea per Palacio, che non ci pensa troppo e calcia un rasoterra che supera Audero: 1-0. Ranieri prova a sterzare nuovamente inserendo Caprari per Jankto ma è la combo errore avversario-prodezza singola a riportare la parità: Orsolini, entrato da pochi minuti al posto di Skov Olsen, sbaglia il disimpegno e la palla finisce a Vieira che suggerisce per Gabbiadini. L'ex di turno da fuori area trova un sinistro a giro bellissimo che si infila in rete. Il Bologna si gioca la carta Santander per aumentare il peso offensivo e il gol arriva, al 78', ma grazie a un difensore su assist di un terzino: da corner Mbaye spizza a centro area e trova Bani più lesto di tutti a superare Audero. È il secondo gol per l'ex Chievo, a segno già a Brescia, dove il Bologna aveva trovato l'ultimo successo. I rossoblù gestiscono il finale e ritrovano il sorriso: una stagione in perfetto equilibrio che recita 3 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, con 12 gol fatti e altrettanto subiti. La Samp resta giù, ultima e sempre più solitaria. Dopo un quarto di stagione c'è poco tempo da perdere, col Lecce a Marassi i blucerchiati non altre alternative se non vincere.
CHANCE SKOV OLSEN Mihajlovic (oggi non presente) lancia a Skov Olsen dal 1'. Il danese è preferito a Orsolini mentre a centrocampo Dzemaili vince la concorrenza di Svanberg. Nessuna novità in difesa, dove Mbaye e Krejci raccolgono l'eredità degli indisponibili Tomiyasu e Dijks. Ranieri conferma il 4-4-2 proposto all'esordio contro la Roma. Il tecnico apporta una novità: fuori Rigoni, dentro Leris. Confermato in mezzo al campo Vieira preferito a Ekdal.
SAMP 9 VOLTE A SECCO SU 9 NEI PRIMI 45' Reti inviolate in un primo tempo equilibrato, senza troppe occasioni da rete, ma che per poco non è stata sbloccata da una parte e dall'altra. Il Bologna ha il pallino del gioco (le statistiche dicono 57% a 43% di possesso palla nei primi 45') ma è la Sampdoria ad andare più vicina al gol. Lo fa con Manolo Gabbiadini che trova il palo, correggendo una volée di Quagliarella. Bologna trascinato dal sempiterno Palacio, 37 primavere, pericoloso nel finale di frazione con Audero che gli dice di no da due passi. Lo 0-0 del primo tempo evidenzia una statistica indicativa della crisi Samp: i blucerchiati non sono mai riusciti a segnare nei primi 45' di questo campionato, arrivato al nono turno. L'ultima volta risale alla 35esima giornata della passata stagione, il 5 maggio. Un'eternità.
ARRIVANO I GOL Ranieri vuole smuovere la squadra: a sinistra Krejci fa il bello e il cattivo tempo e l'esperto tecnico corre ai ripari, togliendo Leris (bocciato anche lui, dopo Rigoni) e inserendo Depaoli. Subito fuori anche Bertolacci, per far spazio alle geometrie di Ekdal. È il Bologna però ad andare in gol: al 48' Soriano e Sansone triangolano facendo infine arrivare il pallone a centroarea per Palacio, che non ci pensa troppo e calcia un rasoterra che supera Audero: 1-0. Ranieri prova a sterzare nuovamente inserendo Caprari per Jankto ma è la combo errore avversario-prodezza singola a riportare la parità: Orsolini, entrato da pochi minuti al posto di Skov Olsen, sbaglia il disimpegno e la palla finisce a Vieira che suggerisce per Gabbiadini. L'ex di turno da fuori area trova un sinistro a giro bellissimo che si infila in rete. Il Bologna si gioca la carta Santander per aumentare il peso offensivo e il gol arriva, al 78', ma grazie a un difensore su assist di un terzino: da corner Mbaye spizza a centro area e trova Bani più lesto di tutti a superare Audero. È il secondo gol per l'ex Chievo, a segno già a Brescia, dove il Bologna aveva trovato l'ultimo successo. I rossoblù gestiscono il finale e ritrovano il sorriso: una stagione in perfetto equilibrio che recita 3 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, con 12 gol fatti e altrettanto subiti. La Samp resta giù, ultima e sempre più solitaria. Dopo un quarto di stagione c'è poco tempo da perdere, col Lecce a Marassi i blucerchiati non altre alternative se non vincere.
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