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Zaniolo esclude El Shaarawy, Berardi, Orsolini e le ali azzurre
Il doppio ruolo di Nicolò Zaniolo può essere un'arma per Roberto Mancini. Perché "non ci sono solo ventitré giocatori, sono più di trenta" quelli selezionabili dal commissario tecnico, partito con le lamentele di due anni fa e ora costretto a fronteggiare l'abbondanza, a essere costretto a operare delle scelte, anche dolorose. In questo senso è difficile pensare che, a meno di infortuni che tutti preferirebbero non avere, l'attacco non sia già praticamente fatto. I due centravanti, Belotti e Immobile. E le ali, intoccabili, perché Chiesa, Bernardeschi e Insigne danno qualità differenti: cinque per tre posti, per un reparto già fatto.
ESTERNO O MEZZ'ALA La crescita esponenziale degli ultimi mesi ha portato Zaniolo a essere richiamato, oltre a giocare questa sera a Palermo. Di fatto rischia di essere una sorta di killer per gli altri che sperano di essere chiamati nella posizione di ala: Berardi, El Shaarawy e Orsolini verranno di fatto esclusi, al di là dell'inttocabilità degli altri, anche dalla doppia posizione del romanista, soprattutto se in questa (splendida) condizione.
LAMPI DI TOTTI - Zaniolo ha anche fatto rivedere alcuni lampi che erano rimasti sopiti nella sua breve storia in azzurro. Quasi mai determinante, finito un po' in disparte e in punizione dopo l'Under21 della scorsa estate. Ora, invece, si candida fortemente a prendersi una Nazionale con i suoi strappi e i suoi lanci: meraviglioso quello sulla seconda rete di Immobile, ma anche il sinistro all'incrocio che ha fatto calare la cinquina sulla serata del Barbera. Insomma, Zaniolo può essere la vera rivelazione di quest'Italia, più di tutti gli altri. Un'Italia che sogna, a 52 anni dall'ultima volta, di alzare il trofeo dell'Europeo.
ESTERNO O MEZZ'ALA La crescita esponenziale degli ultimi mesi ha portato Zaniolo a essere richiamato, oltre a giocare questa sera a Palermo. Di fatto rischia di essere una sorta di killer per gli altri che sperano di essere chiamati nella posizione di ala: Berardi, El Shaarawy e Orsolini verranno di fatto esclusi, al di là dell'inttocabilità degli altri, anche dalla doppia posizione del romanista, soprattutto se in questa (splendida) condizione.
LAMPI DI TOTTI - Zaniolo ha anche fatto rivedere alcuni lampi che erano rimasti sopiti nella sua breve storia in azzurro. Quasi mai determinante, finito un po' in disparte e in punizione dopo l'Under21 della scorsa estate. Ora, invece, si candida fortemente a prendersi una Nazionale con i suoi strappi e i suoi lanci: meraviglioso quello sulla seconda rete di Immobile, ma anche il sinistro all'incrocio che ha fatto calare la cinquina sulla serata del Barbera. Insomma, Zaniolo può essere la vera rivelazione di quest'Italia, più di tutti gli altri. Un'Italia che sogna, a 52 anni dall'ultima volta, di alzare il trofeo dell'Europeo.
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