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Sarri era bruciato prima, lo è ora. Ma è solo colpa sua? Spadafora fra quarantena e giornalisti: ha sbagliato tutto il possibileTUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Di Benedetto
domenica 21 giugno 2020, 06:34Editoriale
di Andrea Losapio

Sarri era bruciato prima, lo è ora. Ma è solo colpa sua? Spadafora fra quarantena e giornalisti: ha sbagliato tutto il possibile

Maurizio Sarri è sempre più solo. Deve sperare di avere ancora il comando, perché non è detto che possa essere comandante fino in fondo. Sempre che lo sia stato, almeno nella sua avventura alla Juventus. Oltre due decenni fa, Marcello Lippi decise di passare da simbolo della Juve a tecnico dell'Inter, con una mossa poi perdonata solamente qualche anno dopo. Quando provieni da un mondo calcistico troppo diverso, soprattutto nel momento in cui non entusiasmi con il tuo gioco, hai tutto da perdere. Lippi durò più di una stagione sulla panchina dell'Inter, quasi un miracolo per come andò la stagione, salvo poi essere licenziato dopo poche partite. Sarri purtroppo non ha dalla sua i risultati, almeno per ora. Perché la Supercoppa Italiana è andata alla Lazio, Gattuso ha raccolto la Coppa Italia con il suo metodo di gioco, difesa impenetrabile e la capacità di ripartire. E non ha rubato niente perché è stata l'unica squadra a tirare in porta.

Certo, Sarri ha anche sfortuna. Perché senza Coronavirus probabilmente avrebbe la sua fuoriserie con i giri del motore al massimo. Invece Cristiano Ronaldo, nelle due sfide contro Milan e Napoli, è apparso decisamente annebbiato. Tutto normale a 35 anni, se ti fermi per oltre due mesi è pacifico. La Juve è nettamente la più forte di tutte, in Italia, la Lazio potrebbe inventarsi un'impresa ancora maggiore del Leicester: perché la squadra di Ranieri non ebbe avversari, mentre i biancocelesti batterebbero Sarri e Conte. Bisogna anche capire se è colpa sua: può Agnelli, dopo un decennio di scelte solamente giuste, avere sbagliato a scoppiare Marotta e Paratici? L'idea di diventare ancor migliore dell'Avvocato, andando a prendersi CR7 in un'isola greca con l'elicottero, ha portato a dinamiche sballate? Avere dato ascolto a Nedved - invece di fare come gli diceva la testa - e salutando Allegri è stata una buona opzione? All'interno della Juve, a giugno scorso, qualcuno mugugnava: credeva fossero stati colti impreparati. Appunto.


Nella settimana che ha visto Petrachi esautorato - dopo le tante avvisaglie raccontate anche da noi, in anteprima, su TuttoMercatoWeb - Rangnick che incontra Gazidis e gli dà la sua disponibilità di massima, l'Inter che aspetta una offerta del Barcellona per capire di che morte morire più avanti, è tornato il campionato. Lo ha fatto con un pastrocchio dovuto alla quarantena, perché nel paese della gigantesca burocrazia c'è chi preferisce fare proclami a mezzo stampa invece di lavorare. Spadafora ha rischiato di mandare all'aria Pordenone-Venezia per una questione dovuta al Comitato Tecnico Scientifico. Poi, ieri, ha aperto lo stadio a 70 giornalisti. Andate a chiedere alle società quanti ne potranno entrare oggi? Servivano steward, persone, nell'immenso burrone burocratico italiano che non prevede che non 10 giornalisti in stadi da 20, 30, 40 mila persone. Però bisogna ringraziarlo: almeno il calcio è tornato.