Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / parma / Editoriale
Juventus con le plusvalenze, Roma e Milan con rossi da record, in attesa dell'Inter. Il Covid rischia di far chiudere il calciomercato (causa fair play)TUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Di Benedetto
domenica 11 ottobre 2020, 07:35Editoriale
di Andrea Losapio

Juventus con le plusvalenze, Roma e Milan con rossi da record, in attesa dell'Inter. Il Covid rischia di far chiudere il calciomercato (causa fair play)

Nato a Bergamo il 23-06-1984, vive a Firenze. Inviato e prima firma per TuttoMercatoWeb. Dal 2012 collabora per il Corriere della Sera
Il calciomercato ai tempi del Coronavirus è qualcosa di grottesco. Perché entrare e uscire negli hotel è complicato, il rischio è quello di rimanere sul marciapiede per ore, oppure essere costretto a guardare dal buco della serratura - non in maniera letterale - senza avvicinare le persone con cui poi dovresti parlare. Eppure De Laurentiis finisce alla riunione di Lega senza mascherina, prima, poi chiede all'ASL un opinione con l'evidente speranza che si vieti la partenza per Torino. Fatta la legge scovato l'inganno: tutto a norma di legge, probabilmente anche giusto visto il momento. Non ne abbiamo la riprova, ma sarebbe stato bello vedere questo eccesso di zelo anche contro un avversario che non si chiama Juventus. Vedremo se risuccederà.

Intanto tutta la Lega Serie A è arrabbiata con il Presidente del Napoli. Perché il rischio, al netto di quello già successo nei mesi, è che il baraccone richiuda un'altra volta, probabilmente per sempre. I bilanci di Roma e Milan dovrebbero essere l'ennesimo campanello d'allarme per far capire che l'Italia calcistica rischia la chiusura. Oppure un ridimensionamento netto. Sicuramente né giallorossi né rossoneri sono stati particolarmente virtuosi in questa stagione, ma è indubbio che i conti vengano intaccati anche dall'intenzione di non spendere da parte di nessuno, dai tifosi che non ci sono, dallo slittamento dei pagamenti delle pay-tv. A proposito: Mediapro in Francia rischia di saltare, se arrivasse un vero competitor per SKY e DAZN in piattaforma streaming potrebbe prendere tutto quello che era degli altri finora.

In questo quadro anche la Juventus perde moltissimo, al netto di molte plusvalenze che aiutano a mettere a posto i bilanci - Muratore su tutti, ma non è l'unico - l'Inter sarà nella regione dei 150 milioni. A questo punto la domanda sorge spontanea: a cosa serve il fair play finanziario? È una domanda che vale universalmente, figuriamoci nella contrazione più straordinaria della storia finora conosciuta. Se c'è qualcuno che ripiana, mettendo i soldi di tasca sua, perché non può farlo? Se domani uno sceicco vuole comprare una squadra di provincia, perché non può bruciare le tappe prendendo i migliori giocatori del pianeta?


La realtà è che i debiti non sono così importanti, se c'è qualcuno che ripiana. Il Parma non ha insegnato nulla, qualche anno fa. Ghirardi decise di non mettere più mano al portafogli per pagare gli stipendi, i ducali accumularono debiti incredibili che nessuno volle accollarsi. Capita così in B, in C, ovunque, con vari fallimenti. Quindi perché non lasciare ai presidenti la possibilità di spendere, basta poi ripianare? Ok il rischio buco, ma ci sono società che rischiano di fallire in caso di retrocessione, non certo perché rischiano di vincere campionati. Qualcuno che ci vuole investire, almeno in un prodotto vincente che porta spettacolo, pubblicità e grande visibilità, c'è sempre. Soprattutto nei grandi gruppi mondiali, quelli che non hanno bisogno di far quadrare i conti a fine mese.

Chiosa sul calciomercato. Ci sono stati tantissimi trasferimenti senza indennizzo, quasi tutti con prestito con diritto di riscatto. Probabilmente siamo tornati indietro di cinque anni, quando la sensazione è che la bolla stesse ingrandendosi e migliorando la propria condizione. Tutte le bolle sono fatte per scoppiare, l'autofinanziamento da fair play farà lo stesso. Altrimenti il rischio è quello di far chiudere il calciomercato. Fra due mesi ci sarà un'altra finestra, lì capiremo meglio quale (e se ci) sarà il futuro.