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L'Italia non funziona, la Germania sì: Donnarumma evita il peggio, 0-2 a fine primo tempo
Un primo tempo molto sofferto per l'Italia, costantemente in difficoltà sugli attacchi della Germania: 2-0 a fine primo tempo, dove Donnarumma è nettamente il migliore in campo. La squadra di Flick ha più volte affondato con semplicità, quasi irrisoria, con un Sané in stato di grazia.
L'inizio è bellissimo perché entrambe le squadre non vogliono risparmiarsi, facendo sembrare questa come un'amichevole di fine stagione. Così al primo minuto Mancini deve disinnescare Werner in uno contro uno, poi Raspadori rischia di trovarsi di fronte a Neuer, ma non riesce ad anticipare il portiere. Raum sulla sinistra è un problema, perché il terzino dell'Hoffenheim trova spesso il fondo per crossare in mezzo. All'ottavo Sané va a un passo dal gol con una rasoiata da fuori, mentre un minuto dopo è Raspadori, ben imbeccato da Politano, a esaltare Neuer in una parata stupenda (sul rimbalzo Gnonto è in fuorigioco).
Ciò che è evidente è che la difesa di Roberto Mancini rischia più volte di essere presa in infilata dall'attacco tedesco, più veloce e tecnico. Anche se il vantaggio non arriva con un capovolgimento di fronte, bensì con un'azione manovrata: ancora Raum dalla sinistra per Kimmich, bravo a inserirsi in mezzo e infilare Donnarumma. Colpevole anche Cristante che si appiattisce su un avversario già marcato senza coprire l'arrivo del centrocampista del Bayern Monaco.
L'evidenza però è che quando il ritmo viene alzato dai tedeschi, la difesa italiana balla, al netto delle buone geometrie della ripartenza dal basso, comunque abbastanza rischiosa. La facilità però con cui l'équipe di Flick prende metri è parametro chiave per giudicare la prestazione italiana del primo tempo. L'azione straordinaria però è al minuto 32, quando tutta la Germania, a un tocco, manda in porta Hofmann su cui è bravo Donnarumma a scendere con i tempi giusti ed evitare il raddoppio.
Il dato del possesso palla è abbastanza chiaro, perché a tratti la Germania sfiora il 75%, mentre Donnarumma deve chiudere la porta più volte con interventi su Sané e Werner. A un minuto e mezzo dalla fine del primo tempo entra Felipe Luiz, per una retroguardia a tre per evitare imbarcate. Peccato che nel recupero Bastoni compia un'ingenuità, mandando Gundogan dal dischetto: raddoppio meritato e Germania che è padrona del campo.
L'inizio è bellissimo perché entrambe le squadre non vogliono risparmiarsi, facendo sembrare questa come un'amichevole di fine stagione. Così al primo minuto Mancini deve disinnescare Werner in uno contro uno, poi Raspadori rischia di trovarsi di fronte a Neuer, ma non riesce ad anticipare il portiere. Raum sulla sinistra è un problema, perché il terzino dell'Hoffenheim trova spesso il fondo per crossare in mezzo. All'ottavo Sané va a un passo dal gol con una rasoiata da fuori, mentre un minuto dopo è Raspadori, ben imbeccato da Politano, a esaltare Neuer in una parata stupenda (sul rimbalzo Gnonto è in fuorigioco).
Ciò che è evidente è che la difesa di Roberto Mancini rischia più volte di essere presa in infilata dall'attacco tedesco, più veloce e tecnico. Anche se il vantaggio non arriva con un capovolgimento di fronte, bensì con un'azione manovrata: ancora Raum dalla sinistra per Kimmich, bravo a inserirsi in mezzo e infilare Donnarumma. Colpevole anche Cristante che si appiattisce su un avversario già marcato senza coprire l'arrivo del centrocampista del Bayern Monaco.
L'evidenza però è che quando il ritmo viene alzato dai tedeschi, la difesa italiana balla, al netto delle buone geometrie della ripartenza dal basso, comunque abbastanza rischiosa. La facilità però con cui l'équipe di Flick prende metri è parametro chiave per giudicare la prestazione italiana del primo tempo. L'azione straordinaria però è al minuto 32, quando tutta la Germania, a un tocco, manda in porta Hofmann su cui è bravo Donnarumma a scendere con i tempi giusti ed evitare il raddoppio.
Il dato del possesso palla è abbastanza chiaro, perché a tratti la Germania sfiora il 75%, mentre Donnarumma deve chiudere la porta più volte con interventi su Sané e Werner. A un minuto e mezzo dalla fine del primo tempo entra Felipe Luiz, per una retroguardia a tre per evitare imbarcate. Peccato che nel recupero Bastoni compia un'ingenuità, mandando Gundogan dal dischetto: raddoppio meritato e Germania che è padrona del campo.
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