Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / perugia / News
Il Governo ci ripensa: a settembre tutti gli studenti in classe e basta con la didattica a distanza
mercoledì 3 giugno 2020, 14:30News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

Il Governo ci ripensa: a settembre tutti gli studenti in classe e basta con la didattica a distanza

Il Comitato priorità alla scuola accoglie la proposta partita da tanti gruppi e luoghi diversi e invita a un’astensione massiccia dalla didattica a distanza sostenendo per oggi il ’No Dad day’. Tra i comitati e le associazioni che hanno indetto la protesta, con appuntamenti anche in varie piazze, i ‘Lavoratori Autoconvocati scuola’, il gruppo ’Genitore Attivo’, i blog delle mamme torinesi. Una protesta nata e cresciuta sui social ma anche con il passaparola, con le tante lettere–appello inviate alle classi dalle famiglie contrarie alle didattica a distanza. Una protesta che si innesta nel complesso processo di elaborazione delle regole per la ripartenza a settembre, con il premier Giuseppe Conte che per domani ha convocato un incontro con il ministro Lucia Azzolina, i sindacati, i rappresentanti degli studenti delle scuole paritarie ma anche Protezione Civile, Upi e Anci per fare un punto in vista delle attività scolastiche a settembre.

L’obiettivo, ribadisce il ministro, è di riportare tutti, bambini e ragazzi, a scuola in presenza. Ma per chi scende in piazza questo impegno non basta. «Con questa astensione – spiega il Comitato priorità alla scuola – ribadiamo quello che diciamo da aprile: a settembre le scuole vanno riaperte, tutte, di ogni ordine e grado, per tutti, senza riduzione di orario, senza turni, senza didattica mista, senza esternalizzazioni di metà del tempo-scuola. Non c’è più tempo: il governo deve reperire e mettere a disposizione tutte le risorse necessarie».