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A Perugia prezzi che salgono ed altri che scendono, ma l'inflazione avanza (piano)
mercoledì 17 giugno 2020, 09:59News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

A Perugia prezzi che salgono ed altri che scendono, ma l'inflazione avanza (piano)

L’inflazione cala leggermente a maggio a Perugia e passa dalla 0,6 allo 0,4 per cento, ma i rincari da un anno all’altro sono ancora importanti, con il boom della bolletta dell’acqua che rispetto a dodici mesi fa – rileva l’Ufficio statistica del Comune – cresce del 34%. Come scrive Michele Nucci su La Nazione, il tasso congiunturale mensile sul paniere dei beni è pari a un meno 0,2 per cento da maggio ad aprile: ciò significa che con lo sblocco delle attività i prezzi sono un po’ calati, ma in crescita rispetto a maggio 2019. Sulle categorie generali, a ‘tirare’ la volata ai prezzi rispetto ad aprile c’è la spesa per i servizi sanitari, cresciuta di quasi un punto, mentre ancora una volta i trasporti registrano il segno meno più importante (1,7%). La ‘luce’ è calata del 9 per cento, il gas di quasi 16 punti, il gasolio per riscaldamento del 24%. Il diesel è sceso di 16 punti e la benzina di 15. A sorprendere, l’aumento dei prezzi in gioielleria: + 33,6%. Il prezzo delle bici, nonostante gli incentivi, non è cresciuto: solo +0,6 per cento.

Cala di mezzo punto il costo degli affitti e di un punto e mezzo il prezzo delle scarpe. Gli alimenti restano l’altra voce che traina l’inflazione: crescita di quasi 4 punti in 12 mesi per il settore con il pesce fresco a +7,2, la carne di maiale a +5,3, ancora la frutta che è cresciuta di quasi 11 punti percentuali, le verdure con un più 8 per cento e l’acqua minerale che ha fatto registrare un incremento di 5 punti. Ed è calata anche la capacità di spesa delle famiglie in questi 5 mesi, ma la ridotta disponibilità economica arriva dopo che nel 2019 gli umbri hanno speso in media al mese 2.446,76 euro, il 7,2 per cento in più rispetto all’anno precedente. È quanto si evince dall’analisi Coldiretti sui nuovi dati Istat relativi ai consumi, con la nostra regione che si colloca al di sotto del trend nazionale, dove la media è stata di 2.559,85 euro a famiglia, sostanzialmente stabile sul 2018. Ad aumentare, la spesa per la tavola (da 417,44 a 437,83 euro), e quella per l’abitazione da 740,55 euro a 745,84, che rappresentano le voci più importanti del budget familiare, con un’incidenza sul totale rispettivamente del 17,9% e del 30,5%. Segno meno per comunicazioni (da 56,21 a 55,91 euro) e istruzione da 15,15 a 14,35 euro. Si è speso di più, tra l’altro, per trasporti (da 307,17 a 364,38 euro) per servizi ricettivi e di ristorazione, per ricreazione, spettacoli e cultura: tutti settori ora in crisi».