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"E’ libero chi è padrone delle proprie azioni, chi le sa indirizzare, gestire, controllare, chi non si lascia condizionare"
mercoledì 17 giugno 2020, 19:30News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

"E’ libero chi è padrone delle proprie azioni, chi le sa indirizzare, gestire, controllare, chi non si lascia condizionare"

Pubblichiamo una riflessione filosofica di Francesco Maria Gaudenzi, che da ieri non è più il team manager della prima squadra del Perugia calcio. Una riflessione di qualche giorno fa su quello che è il senso della libertà. "Non conosco uomini liberi e infelici. Vivere da uomini liberi non significa fare tutto quello che si vuole, la libertà non è solo un fatto fisico, ma soprattutto morale. E’ libero chi è padrone delle proprie azioni, chi le sa indirizzare, gestire, controllare, chi non si lascia condizionare, chi sa distribuire con equilibrio le proprie risorse e i propri talenti, chi rispetta, chi è capace di fare scelte utili e coraggiose, chi sa distinguere il bene dal male, chi è in grado di fare autovalutazioni, di esprimere giudizi costruttivi per sé e per gli altri. La libertà va costruita dentro, nel laboratorio della coscienza e in quello dell’intelligenza, va insegnata, accompagnata, fatta conoscere, alimentata, non è una parola soltanto, è soprattutto un modo di vedere e di vivere il mondo, di stare consapevolmente nella società. L’uomo libero è capace di grandi slanci, non ha bisogno di sotterfugi, di intrighi, di compromessi, di strategie, perché punta decisamente al bene comune, alla collaborazione gratuita, è sempre pronto a dare, ma senza subordinare il suo pensiero alla demagogia, a una visione di parte.

La libertà ha dei limiti precisi, deve rispettare delle regole, delle leggi, è all’interno di un sistema che sviluppa la sua carica di civiltà, è guardando dentro se stessa che scopre quella degli altri, i loro bisogni, le loro necessità, è guardandosi allo specchio che misura la sua capacità di essere attiva e propositiva. Ci sono uomini che credono di essere liberi, ma in realtà sono schiavi, prigionieri di idee o strategie che altri hanno abilmente tessuto per loro. La libertà più profonda va coltivata, promossa, fatta conoscere. L’uomo libero fa sempre i conti con la propria anima e il proprio cuore, si guarda in faccia, si scruta, si analizza, prende coscienza del suo modo di essere e di agire, cerca di migliorare, di dare un volto più umano alle proprie fragilità. La consapevolezza di libertà è anche una conquista culturale, è libero veramente chi sa capire e gestire la propria condizione, chi sa stabilire rapporti onesti e costruttivi con tutti. L’uomo libero ascolta il mondo e vive nel mondo, ma evita di lasciarsi contaminare, di lasciarsi intrappolare da chi vorrebbe inquadrarlo, metterlo al servizio dei propri interessi di parte. Per la conquista della libertà a volte si deve pagare un prezzo, che può essere anche molto elevato, ma la libertà vale sacrifici importanti, perché è grazie a lei che l’uomo impara a dare un senso compiuto al suo io, ai suoi comportamenti e alla realtà che incontra sul suo cammino".