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"Nella retrocessione del Perugia è successo di tutto e di più... e una parte di me è morta quella sera"
lunedì 28 settembre 2020, 16:03Primo Piano
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

"Nella retrocessione del Perugia è successo di tutto e di più... e una parte di me è morta quella sera"

Reggio Calabria? No, Belgrado. Diego Falcinelli è uno degli esempi che il mercato è in continuo cambiamento. Sembrava tutto fatto per il passaggio dal Bologna alla Reggina, poi la telefonata del procuratore, Patrick Bastianelli, ha cambiato tutto. “Diego, vai a giocare le coppe europee. Direzione Belgrado, Stella Rossa”. Detto-fatto. In poco tempo Falcinelli è diventato un calciatore della Stella Rossa e parla a TuttoMercatoWeb.com e Perugia24.net della sua nuova avventura.

Falcinelli, ma non doveva andare alla Reggina?
“Era quasi tutto fatto, avevo anche trovato casa a Reggio. Poi il mio agente mi ha informato della possibilità di andare alla Stella Rossa, e anche il Bologna non mi ha dato tante possibilità di scelta. In due-tre giorni ho dovuto decidere e partire”.

Il trasloco, le nuove abitudini. Le prime difficoltà?
“La lingua. Poi sono andato da solo, senza famiglia e senza procuratore perché arrivando dall’Italia bisognava fare la quarantena. Però il mister parla italiano, lo staff pure. Il rapporto cresce, aumenta di giorno in giorno. Per quanto riguarda le nuove abitudini, com la mia famiglia mangiamo spesso a casa e tra gli alimenti la pasta non manca mai: ero preoccupato che non la vendessero (sorride, ndr)”.

Non ha cominciato benissimo con il rigore sbagliato all’esordio. Poi si è fatto perdonare con due gol la partita dopo.
“Non avevo fatto allenamenti con la squadra, solo la rifinitura e siamo partiti per la partita. Non conoscevo e non conosco tutt’ora benissimo i compagni, qui è tutto un altro mondo. Avevo parlato con il mister, ancora oggi sto facendo un programma a parte. L’inizio è stato duro, sono arrivato e ho dovuto fare una serie di documenti, l’allenamento, la presentazione, non ho avuto un attimo per fermarmi”.

Quanto fa male ancora la retrocessione del Perugia?
“È successo di tutto e di più. Sono di Perugia, una parte di me è morta quella sera”.

L’obiettivo di quest’anno?
“Voglio fare del mio meglio e andare ai gironi di Europa League, un obiettivo prioritario per me, per la squadra e il mister”.

Futuro: nelle idee c’è il ritorno in Italia?
“Sono approdato alla Stella Rossa in prestito e c’è un diritto di riscatto e altri tre anni di contratto. Oggi penso al presente, a lottare per entrare in Europa League. Sarà fondamentale anche vincere il campionato. Vincere è sempre importante, l’unica cosa che conta”.