Il presidente Conte si è dimenticato del Terzo settore e degli allenatori ed istruttori sportivi..."
“Con il Decreto Ristori il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dimenticato completamente il Terzo Settore, ma
anche gli istruttori e allenatori sportivi nonché tutte le attività che non svolgono somministrazione: un effetto dirompente per il tessuto sociale ed
economico della nostra Regione”: lo afferma il consigliere regionale Paola Fioroni (Lega-vicepresidente dell’Assemblea legislativa).
“Gli enti del Terzo settore non commerciali – spiega - sono al momento esclusi dalle misure del decreto, e si tratta di una vasta platea di
associazioni e circoli, tutti non profit, che danno un importante contributo non solo all’economia del Paese ma anche alla sua coesione sociale,
fondamentali per le nostre comunità, perché aiutano chi è in una condizione di fragilità e rafforzano i legami sociali già impoveriti prima
della pandemia. Con essi sono state escluse anche tutte le imprese che svolgono attività senza somministrazione, in pratica tutto l’artigianato
della ristorazione con le pizzerie al taglio, le rosticcerie, le piadinerie e
le gastronomie, un comparto che sta accusando già da tempo vistosi cali di
fatturato, insieme a istruttori, insegnanti e allenatori sportivi, personal
trainer e wellness coach, insegnanti di nuoto, danza, arti marziali,
equitazione e ginnastica, formatori sportivi di scuole calcio, basket, rugby,
una parte importante della nostra comunità umbra”.
“L’Umbria – prosegue Paola Fioroni - ha bisogno di sostegni adeguati e
rapidi, perché i ritardi che si sono verificati nel recente passato non
debbano e non possano più ripetersi. é vero che la pandemia mette a nudo
fragilità preesistenti, ma deve anche essere un’occasione per porvi
rimedio, coniugando la rapidità degli interventi che risultano immediati e
urgenti con una strategia mirata di interventi strutturali”.
“E’ necessario – conclude - ampliare l’intervento a tutte le filiere
colpite dalla pandemia e apportare le necessarie, numerose e opportune
correzioni in fase di conversione di questo Decreto, ma tutto ciò ancora una
volta mostra la poca attenzione di questo governo nazionale di fronte alle
esigenze dei cittadini umbri e italiani”.