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Parla il podista Yassin El Khalil dopo la squalifica di otto anni per doping: ecco la sua autodifesa
giovedì 5 novembre 2020, 22:42News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

Parla il podista Yassin El Khalil dopo la squalifica di otto anni per doping: ecco la sua autodifesa

Questa la dichiarazione di Yassin El Khalil, dopo che è stato fermato per doping per otto anni, una squalifica eclatante e clamorosa inseguito. L'atleta marocchino, da sempre in Umbria, che vive a Pietralunga, tesserato per l'Unione Polisportiva Policiano, ha diffusio una sua memoria di autodifesa pubblicata da Podisti.net. "Innanzitutto mia moglie aveva appena partorito, il 7/06/2019. Nella gara di Montone, dopo aver fatto Il primo giro mi è stato detto che mia moglie stava male, ho lasciato immediatamente la gara e mi sono recato in ospedale. (Questo è tutto documentato). Poco dopo essere giunto in ospedale , ricevo una chiamata, in cui mi viene passato un signore che mi dice di essere il dottore e mi ingiunge di venire a Montone per sottopormi al test doping. Gentilmente ho risposto che non potevo lasciare mia moglie, invitando il dottore a venire all’ospedale di Città di Castello. Ciò viene confermato da Pierini Giuseppe, però condannato a 6 mesi di squalifica sotto l’accusa di intralcio e insulti verso un pubblico ufficiale (il dottore): la sentenza ha considerato solo l’insulto infliggendo la pena maggiore, cioè 6 mesi di squalifica.

Quanto ai controlli che ho saltato, premetto che non sono mai stato trovato positivo a sostanze doping. Dopo essere stato inserito nella RTP nazionale in data 5.07.2019, ho subito un controllo doping in data 10 agosto 2019, risultato negativo.
Il primo mancato controllo violato è stato in data 11/11/2019, non è dunque un secondo mancato controllo bensì il primo, nell’arco di 12 mesi. Questo controllo doveva avvenire a Pietralunga alle ore 22, ma due giorni prima, in data 9 novembre alle ore 01.38 nella wherebouts ho cambiato l'orario del controllo anticipandolo alle 5 del mattino, non più alle ore 22. Nella whereabouts puoi mettere una fascia oraria di 60 minuti, dalle 5 alle 22, quindi sono libero di cambiarla se in quell’orario io non sono disponibile. Ma il dottore incaricato del controllo non ha verificato nella whereabouts a che ora avevo la disponibilità, e si è presentato a Pietralunga alle ore 22.00 . Avevo anche, in data 11 novembre alle ore 21.13, cambiato il mio luogo di disponibilità sbagliando indirizzo (emetto cartella diversa).
Dunque, in data 11/11 il dottore viene per le ore 22 per fare il controllo, ma il controllo sarebbe stato alle ore 5 del mattino. Non ricevo alcuna chiamata nonostante nella wherebouts ci siano tutti i recapiti sia telefonici che email. Scopro solo dopo (in data 23 gennaio 2020) che il dottore in tale data e ora era venuto per farmi il controllo".