"Con il Cuore nel nome di Francesco": nuovo appello alla pace da Assisi

È partito da Assisi, dal sagrato della basilica Superiore di San Francesco un nuovo forte appello alla pace e alla lotta contro tutte le povertà grazie a “Con il Cuore nel nome di Francesco”, l’evento benefico promosso dai frati del Sacro Convento che ha raggiunto le venti edizioni, una serata di musica, cultura e spiritualità andata in onda in diretta su Rai1 condotta come sempre da Carlo Conti e che ha visto la partecipazione di artisti del calibro di Malika Ayane, Al Bano, Nek, Francesco Gabbani e Raoul Bova, ma sul palco sono saliti anche testimoni di solidarietà e fraternità civile e religiosa che hanno raccontato le loro esperienze a contatto con i poveri e i dimenticati del mondo e non è mancato un collegamento con i frati impegnati a Kiev nell’aiuto alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra. Quest’anno la raccolta benefica, con un sms attraverso il numero solidale 45515 sia da cellulare che da telefono fisso attivo fino alla fine del mese di luglio, è rivolta ad aiutare tra gli altri le mense francescane in Italia, la popolazione ucraina colpita dalla guerra e le missioni francescane nel mondo: guerra, fame, lavoro, mancanza di accesso alle cure e povertà educativa sono i temi al centro di questa nuova maratona benefica che, come ha ricordato il Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, da venti anni porta speranza e sollievo a migliaia di persone nel mondo. Anche per questa occasione il maestro tintore Claudio Cutuli è stato al fianco delle missioni francescane ed ha realizzato il Foulard della Solidarietà, che riproduce “Il sogno delle armi” di Giotto, particolare dell’affresco che si trova all’interno della Basilica superiore, un tessuto fatto con fibre di ortica e tinto con colori naturali che è stato donato agli artisti che hanno preso parte all’evento e che viene donato anche a coloro che hanno contribuito con una donazione superiore a cinquanta euro.

La serata si è aperta con Francesco Gabbani e Nek che hanno cantato Imagine di John Lennon accompagnati dall’ondeggiare delle luci dei telefonini degli spettatori che occupavano l’intero prato prospiciente la basilica, poi è stato un susseguirsi dei brani più famosi di ogni singolo cantante che hanno coinvolto il pubblico presente inframezzati dagli interventi dei testimoni di solidarietà. Molto apprezzato e seguito attentamente anche l’intervento di Raoul Bova, nuovo don Massimo nella serie televisiva Don Matteo, che ha trattato temi importanti legati alla serata partendo dalla figura di San Francesco interpretata dallo stesso Bova nel film del 2002. Una serata importante dal significato profondo che, come i raggi di luce dei riflettori che illuminavano la scena, da venti anni lancia raggi di luce che vanno a rischiarare le tenebre che ci sono in tante parti del mondo.