Che caos! Squadra in Promozione per un mese e ora rimessa ("Cara Figc, ma è uno scherzo?") in Prima Categoria!

La festa a Tuoro c'era già stata per l'annunciato salto in Promozione, in conseguenza alla fusione tra Atletico Orte e Campitello, già presentata pubblicamente lo scorso 8 aprile alla presenza della Federcalcio, rappresentata dal consigliere federale Carlo Emili e del presidente provinciale ternano Massimo Forti. Ma due mesi e mezzo dopo il dietrofront. L'articolo 20 delle Noif (le norme della Federcalcio) prevede l'impossibilità di fusione per quelle società che, nelle due stagioni precedenti la data di presentazione delle domande, siano state già oggetto di fusioni. E l'Atletico Orte è infatti stata creata il luglio 2015 dalla fusione di Fornolese ed Orte Futsal. Secondo il presidente del Campitello, Cristiano Castellani, che avrebbe voluto presentarsi alle elezioni federali del dopo-Repace (che hanno visto l'elezione di Giuseppe Palmerini, amico e da sempre fidato collaboratore dello stesso Repace), ma si è poi tirato indietro non essendoci di fatto più le deleghe disponibili per sostenere la candidatura, “il Comitato Regionale Umbro della Figc non ha concesso la deroga. Parliamo di pochi giorni perché il primo luglio inizierà la terza stagione. Quanto basta però per vederci costretti a rinunciare alla fusione delle prime squadre”.

Facile capire come l'abbiano presa a Tuoro, che dopo la Promozione ora si trovano di nuovo in Prima Categoria, ma senza esser retrocessi sul campo. “C'è tanta rabbia in seno alla società ed ai ragazzi per le notizie uscite in giornata – dice lo storico segretario del Tuoro, Tino Trenna – e ci chiediamo come sia possibile che la Federazione comunichi solo oggi la non legittimità di una fusione che era stata sancita l'8 aprile, alla presentazione della nuova società davanti alle autorità che avevano presenziato, tra cui anche rappresentanti della FIGC, ma allora non lo si poteva tirare fuori in quella sede il problema? La regola è stata tirata fuori oggi, ma esisteva anche prima. Il rispetto credo che sia alla base di tutto, per una società piccola come la nostra organizzare una stagione non è semplice, facendolo sapendo di dover disputare un campionato di categoria superiore lo è ancor di più, colloqui con i giocatori, spiegargli il progetto, trovare i fuori quota utili per la categoria, organizzare una Juniores e poi quando il lavoro è stato fatto per la gran parte, ecco la notizia che ti fa resettare tutto, scusateci è stato tutto uno scherzo. Io credo che con i sentimenti e i sacrifici di persone che fanno del volontariato un esistenza di vita non si possa scherzare, il Tuoro da tutto questo ne esce profondamente penalizzato, perchè ora si trova a dover ricominciare tutto da capo, perchè le parole spese con giocatori e tecnici non sono più vere. Al momento il Tuoro torna in Prima Categoria, si, al momento, perchè potrebbe succedere anche che tra venti giorni tutto ritorni in ballo, con eventuali rinunce o ripescaggi dalle categorie superiori, e giù altro giro ed altra corsa. Lo sconforto in casa Tuoro è tanto ma speriamo che tutto l'ambiente sappia reagire a questa tremenda mazzata”.